Biblioteche provinciali dell'Impero romano: differenze tra le versioni

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{{Vedi anche|Biblioteca di Celso}}
[[File:Celsus-Library.JPG|thumb|left|La [[Biblioteca di Celso]].]]
Verso lo stesso periodo che Atene riceveva il suo sontuoso regalo da Adriano, [[Efeso]] - sede del Governatore romano della provincia di quella zona e principale porto marittimo della costa occidentale dell'[[Asia Minore]] - riceveva una biblioteca più piccola ma ugualmente sontuosa. Una serie di iscrizioni ci informano che fu eretta da [[Tiberio Giulio Aquila Polemeano]], sia come donazione alla sua città in memoria di suo padre, che era stato un uomo di anche di maggior notorietà del figlio. Aquila, si apprende da una delle iscrizioni, morì prima che la struttura fosse completata, il che fu probabilmente verso il [[135|135 d.C.]]:
{{citazione|Per Tiberio Giulio Celso Polemeano, console, proconsole d'Asia [cioè, governatore della provincia], Tiberio Giulio Aquila Polemeano, console, suo figlio eresse la Biblioteca di Celso con denaro di sua tasca, insieme alle relative decorazioni, statue e libri. Lasciò per la sua manutenzione e per l'acquisto di libri 25.000 denari<ref>Equivalenti a circa 400.000 euro d'oggi.</ref>... Gli eredi di Aquila la completarono.<ref>Platthy ''cit.'', nr. 128.</ref>}}
[[File:Celsus Library in Ephesus, Turkey.jpg|thumb|Facciata della [[Biblioteca di Celso]], a due piani con colonne [[corinzio|corinzie]].<ref>La facciata della biblioteca è a due piani, con colonne [[corinzio|corinzie]] al piano terra e dietro ci sono tre entrate: quella al centro è più grande delle altre due. Le statue nelle nicchie delle colonne oggi sono copie di quelle originali, che furono portate a [[Viana (Spagna)|Viana]] durante gli scavi del [[1910]]. Le statue simbolizzano la sapienza (''[[Sophia (filosofia)|Sophia]]''), la conoscenza (''[[Episteme]]''), l'intelligenza (''Ennoia'') e la virtù (''[[Areté]]'') di Celso.</ref>]]