Il ''jihād'' offensivo è l'intraprendere guerra di aggressione e conquista contro non-musulmani al fine di sottomettere questi e i loro territori al dominio islamico. Secondo la ''[[Encylopedia of the Orient]]'', "''il jihād offensivo, cioè l'aggressione, è pienamente permesso dall'islam sunnita''" [http://i-cias.com/e.o/]. Un teologo islamico considerato il padre del moderno movimento islamista, [[Abd Allah al-Azzam|ʿAbd Allāh Yūsuf al-ʿAzzām]], dichiarava nella ''fatwa'' "Difesa dei territori islamici: il primo obbligo secondo la fede":
:"''{{quote|Il ''jihād'' contro gli infedeli è di due tipi: il ''jihād'' offensivo (dove il nemico è attaccato sul suo territorio) ... [e] il ''jihād'' difensivo. Questo consiste nell'espulsione degli infedeli dalla nostra terra, ed è ''fard ʿayn'' [obbligo religioso personale per ciascun musulmano], un dovere assolutamente obbligatorio...''"
:"''Laddove gli infedeli non si uniscono per combattere i musulmani, combattere diventa ''fard kifāya'' [obbligo religioso per la società musulmana] col requisito minimo di arruolare fedeli a guardia delle frontiere, e di inviare un esercito almeno una volta all'anno a terrorizzare i nemici di Allah. È dovere dell'Imam radunare e inviare un'unità dell'esercito nella Casa della guerra (''[[Dar al-Harb]]'' [le terre non musulmane]) una o due volte all'anno. Inoltre, assisterlo è responsabilità della popolazione musulmana, e se egli non invia un esercito commette peccato. - E gli ''ʿulamāʾ'' hanno ricordato che questo tipo di ''jihād'' serve a mantenere il pagamento della [[Jizya|jizya]] [la tassa ''pro capite'' per i non musulmani]. Gli studiosi dei principi religiosi hanno detto inoltre: "Il ''jihād'' è ''daʿwa'' [chiamata all'Islam] con l'uso della forza, ed è obbligatorio prestarlo con ogni potenzialità disponibile, finché rimarranno soltanto musulmani o gente che si sottomette all'Islam''".|[[Abd Allah al-Azzam|ʿAbd Allāh Yūsuf al-ʿAzzām]], fatwa ''Difesa dei territori islamici: il primo obbligo secondo la fede''<ref>[http://www.religioscope.com/info/doc/jihad/azzam_defence_3_chap1.htm].</ref>}}
I musulmani che non aderiscono a questa interpretazione militante del ''jihād'' mettono in dubbio la necessità e l'obbligazione del ''jihād'' offensivo in epoca contemporanea. Essi argomentano che la tradizionale "Casa della guerra" riportata nella ''fatwa'' dello ''[[Sceicco|Sheykh]] al-ʿAzzām si riferisce ai regimi ostili e agli imperi che circondavano le prime comunità islamiche. Secondo questa interpretazione, il ''jihād'' offensivo era praticato solo al fine di preservare l'Islam dalla distruzione, ed è oggigiorno obsoleto.