Compagnia olandese delle Indie occidentali: differenze tra le versioni
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All'inizio la compagnia ebbe un discreto successo; negli anni venti e trenta del XVII secolo, furono fondate svariate colonie o avamposti commerciali.
[[File:Impero coloniale olandese.PNG|thumb|upright=2|Mappa anacronistica delle colonie olandesi. In verde scuro i territori occupati dalla [[Compagnia olandese delle Indie Occidentali]] tra XVII e XVIII secolo; in verde chiaro quelli occupati dalla [[Compagnia olandese delle Indie Orientali]] tra XVII e XVIII secolo; in giallo le acquisizioni del XIX secolo. A parte i territori degli odierni stati di [[Indonesia]] e [[Suriname]], tutte le altre acquisizioni olandesi, sulla costa atlantica del Nord America ([[Nuovi Paesi Bassi]]), sulla costa del Brasile di Nord-Est ([[Brasile olandese]]), in [[Sudafrica]], le basi in India, [[Ceylon]], [[Formosa]], sono state perdute dagli Olandesi prima del 1815.
L'area dei [[Nuovi Paesi Bassi]] comprendeva [[New York City]] (allora chiamata ''[[Nuova Amsterdam]]'') e copriva parti degli attuali stati di [[New York (stato)|New York]], [[Connecticut]], [[Delaware]], e [[New Jersey]]. Altri insediamenti vennero stabiliti in alcune isole [[Caraibi|caraibiche]], nelle [[Antille Olandesi]], in [[Suriname]] e in [[Guyana]]. Nel 1630, strappando ai portoghesi alcuni possedimenti in Brasile, si formò una colonia con capitale Mauritsstad (l'attuale [[Recife]]).
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