Isomalto: differenze tra le versioni
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Ha un piccolo impatto sui livelli di [[glucosio]] nel [[sangue]] e non porta alla formazione di [[carie dentaria|carie]] dentali. Fornisce 2kcal/g, la metà di quelle dello zucchero.<ref>Position of The American Dietetic Association (use of nutritive and nonnutritive sweeteners). ''J Am Diet Assoc''. 1998;98:580–587.</ref> Comunque, come la maggior parte degli [[alditoli]] comporta rischi legati a disturbi gastrici tra cui flatulenze e diarrea se consumato in grandi quantità. A causa delle sue proprietà lassative, è sconsigliato il consumo di isomalto in dosi superiori a 50g al giorno per gli adulti e 25g per i bambini. L'isomalto è generalmente combinato con sostanze ad alto potere dolcificante, come il [[sucralosio]] in maniera tale da ottenere una miscela con approssimativamente la dolcezza dello zucchero. 
È una sostanza cristallina, bianca e inodore, contenente all'incirca il 5% di acqua di cristallizzazione. L'isomalto non ha l'indesiderato "effetto di raffreddamento"  proprio di altri zuccheri alcolici<ref>Wohlfarth, Christian. CRC Handbook of Enthalpy Data of Polymer-Solvent Systems. CRC Press, 2006. [http://books.google.com/books?id=e2XyFi-bMY8C&pg=PA3&lpg=PA3&dq=%22endothermic+solution%22+enthalpy&source=web&ots=F3OeHNaE4o&sig=EnZVMvyQKRA8e0WqyBNQOi0c4iQ#PPA3,M1 Google Books result 
L'isomalto è prodotto in un processo a due fasi in cui lo zucchero è prima trasformato in [[isomaltosio]], un [[zucchero riducente|disaccaride riducente]] (6-O-α-D-glucopiranosido-D-fruttosio). L'isomaltosio è poi idrogenato usando un convertitore catalitico metallico. Il prodotto finale è una composizione equimolare di 6-O-α-D-glucopiranosio-D-sorbitolo (1,6-GPS) e 1-O-α-D-glucopiranosio-D-mannitolo-diidrato (1,1-GPM-diidrato). 
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