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{{Ecoregione
|nome = ForestaBoschi mediterraneae diforeste Cretamediterranei
|nomeoriginale = Crete Mediterranean woodlands and forests
|immagine = Samaria2rParcichkeul1.jpg
|didascalia =
|ecozona = paleartica
|bioma = 12
|codice_WWF = PA1205PA1214
|superficie = 8200357900
|conservazione = 4
|stati = {{GREALG}}, {{MAR}}, {{LBA}}, {{SPA}}, {{TUN}}
|mappa = Crete_topoEcoregion PA1214.pngsvg
|descrizione_mappa = Mappa dell'ecoregione
|sito = http://www.worldwildlife.org/ecoregions/pa1205pa1214
}}
LaI '''forestaboschi mediterraneae diforeste Cretamediterranei''' èsono un'[[ecoregione]] dell'[[ecozona paleartica]], definita dal [[WWF]] (codice ecoregione: PA1205PA1212), che si estende attraverso l'isolale dipianure costiere del [[CretaMaghreb]], a nord dei monti dell'[[Atlante (catena montuosa)|Atlante]]<ref name=WWF>{{cita web|titolo=Crete Mediterranean woodlands and forests|opera=Terrestrial Ecoregions|editore=World Wildlife Fund|url=http://www.worldwildlife.org/ecoregions/pa1205pa1214|accesso=305 gennaiofebbraio 2017|lingua=en}}</ref>.
 
== Territorio ==
L'ecoregione occupa una superficie di 357.900 km² in [[Marocco]], [[Algeria]], [[Tunisia]], nelle ''[[plazas de soberanía]]'' [[Spagna|spagnole]] e in [[Libia]]. La porzione principale dell'ecoregione si estende lungo le pianure costiere e le colline del [[Maghreb]], dalle vicinanze di [[Agadir]] sulla costa atlantica del Marocco, ad ovest, fino a [[Sfax]] sul [[golfo di Gabès]] in Tunisia, ad est. L'ecoregione si estende nell'entroterra fino a coprire le pendici più basse delle catene del [[Medio Atlante|Medio]] e dell'[[Alto Atlante]] in Marocco, con ''enclaves'' isolate lungo la catena dell'[[Atlante Sahariano]] in Algeria. Più ad est, lungo il mar Mediterraneo, si trovano due ''enclaves'' costiere: una lungo la costa sud-orientale del [[golfo di Gabès]], in Tunisia, che comprende anche l'isola di [[Gerba]]; e l'altra sui monti del [[Gebel el-Achdar]] lungo la costa della penisola della [[Cirenaica]], nel nord-est della Libia.
Questa ecoregione ricopre un'area molto ridotta, limitata alle catene montuose più elevate ([[Lefka Ori|monti Lefka]], 2452 m; [[Monte Ida (Grecia)|Monte Ida]], 2456 m; [[Monte Ditte]], 2148 m), alle colline e alle pianure dell'isola (8700 km²). Climaticamente, l'ecoregione è caratterizzata da un netto gradiente altitudinale. Nelle pianure, calde e secche, le temperature medie annue sono dell'ordine dei 17-19 ºC, con precipitazioni inferiori ai 300 mm annui nella parte sud-orientale dell'isola, mentre nelle zone più elevate, fredde e umide, le temperature medie annue sono di 9-13 °C e le precipitazioni possono raggiungere i 1400 mm. Dal punto di vista geologico, le catene montuose di Creta appartengono al sistema [[Orogenesi alpina|orogenetico alpino]], caratterizzato dalla prevalenza di rocce sedimentarie mesozoiche e cenozoiche quali calcari cristallini, marne, arenarie e conglomerati. La morfologia è molto complessa ed è caratterizzata da paesaggi [[Carsismo|carsici]] (profondi canyon, come le [[gole di Samariá]], ''[[polje]]'' e [[Dolina carsica|doline]])<ref name=WWF/>.
 
L'ecoregione dei boschi e foreste mediterranei confina a sud con la più arida ecoregione dei [[boschi secchi e steppa mediterranei]], che occupa gli altopiani e le catene montuose che cingono il [[Deserto del Sahara|Sahara]]; e a nord con il [[mare di Alborán]], il settore più occidentale del mar Mediterraneo. I [[Boschi secchi mediterranei di Acacia-Argania e macchie di succulente|boschi secchi mediterranei di ''Acacia''-''Argania'' e macchie di succulente]], che occupano la pianura costiera del Marocco meridionale, cingono i boschi e foreste mediterranei a sud-ovest. I boschi e foreste mediterranei, a loro volta, circondano l'ecoregione delle [[foreste di conifere e miste del Mediterraneo]], presente in una serie di ''enclaves'' sulla catena costiera del [[Rif]] e sulle catene interne del Medio ed Alto Atlante in Marocco, sulla catena costiera dell'[[Atlante Telliano]] e sulla parte orientale dell'[[Atlante Sahariano]] in Algeria, e sui monti della [[Crumiria]] e i monti [[Mogod]] in Tunisia. L'ecoregione della [[steppa a ginepro mediterranea dell'Alto Atlante]] occupa le cime più elevate dell'Alto Atlante.
== Flora ==
L'ampia varietà altitudinale di questa ecoregione fa sì che si possano individuare in essa tipi di vegetazione diversi. Le quote inferiori si distinguono dalla prevalenza di foreste di querce sclerofille sempreverdi e semidecidue (''[[Quercus coccifera]]'', ''[[Quercus pubescens|Q. pubescens]]''), «macchie» di carrubi (''[[Ceratonia siliqua]]''), ginepri (''[[Juniperus phoenicea]]'') ed euforbie arboree (''[[Euphorbia dendroides]]''). ''[[Phoenix theophrasti]]'', una delle due specie di palma del Mediterraneo ed endemica di Creta e della penisola di Datça nel sud-ovest della Turchia, è presente in alcune gole della regione costiera più orientale dell'isola (ad esempio la baia di Vai).
 
Dal punto di vista climatico, l'ecoregione è caratterizzata da estati molto calde e secche e da inverni relativamente miti ed umidi. Le temperature annue medie variano tra i 13 e i 19 °C, mentre quelle minime medie tra gli 1 e i 10 °C. La parte di questa ecoregione situata lungo la costa atlantica del Marocco subisce l'influsso di correnti marine fredde che tendono a mitigare le temperature. Ogni anno sulla regione cadono tra i 350 e gli 800 mm di pioggia<ref name=WWF/>.
A medie altitudini, sono ampiamente diffuse foreste di pini mesofilli (''[[Pinus brutia]]'') e boschi di quercia spinosa (''[[Quercus coccifera]]''). Ad altitudini più elevate si incontrano impressionanti boschi di cipresso (''[[Cupressus sempervirens]]''), in cui cresce di frequente l'endemico acero sempreverde (''[[Acer sempervirens]]''). Nelle zone montuose più alte, sono presenti vaste distese di boscaglia spinosa, dove vivono molte specie endemiche.
 
== Flora ==
Delle 1600 specie di piante originarie di questa regione, circa il 10% è endemico. La maggior parte di esse sono antiche forme relitte, diffuse soprattutto sulle tre catene montuose principali dell'isola, specialmente sui monti Lefka. Tra le specie endemiche più significative vi è un alberello molto raro e in pericolo di estinzione, ''[[Zelkova abelicea]]'', nonché ''[[Cephalanthera cucullata]]'', ''[[Cyanus baldaccii]]'', ''[[Campanula hierapetrae]]'', ''[[Bupleurum kakiskalae]]'', ''[[Bellevalia brevipedicellata]]'', ''[[Astragalus idaeus]]'', ''[[Arum purpureospathum]]'', ''[[Anchusa cespitosa]]'', ''[[Origanum dictamnus]]'', ''[[Orchis spitzelii]]'' subsp. ''nitidifolia'' e ''[[Onobrychis sphaciotica]]''<ref name=WWF/>.
La vegetazione spontanea è costituita da [[Foresta|foreste]], [[Bosco|boschi]] e [[macchia mediterranea]]. Si possono individuare cinque principali comunità di piante:
* le foreste e boscaglie di pini xerofili, presenti specialmente nelle regioni più secche dell'entroterra, nelle aree dove questa ecoregione cede il passo ai [[boschi secchi e steppa mediterranei]], dove ogni anno cadono in media tra i 300 e i 600 mm di pioggia. Qui l'albero predominante è il pino d'Aleppo (''[[Pinus halepensis]]''). It is often found in mixed stands with evergreen [[holm oak|holm oak—(''Quercus ilex'' spp.)]] (''Quercus ilex'' subsp. ''ballota'') and xeric [[juniper]]s (''[[Juniperus phoenicea]]'' and ''[[Juniperus oxycedrus]]''). The forests and woodlands have an understory of shrubs, including ''[[Cistus]], [[Genista]]'', and [[rosemary]], which also form pockets of shrubland.<ref name = WWF/>
* le foreste e boscaglie di tuia berbera: These forests and woodlands are found in the milder lowlands of northern Morocco, western coastal Algeria, and pockets in the coastal mountains in northwestern [[Tunisia]], typically on soils derived from [[limestone]]. They are characterized by [[Berber Thuya|Berber Thuya—(Tetraclinis articulata)]], a [[conifer]] that can form [[coppice]] woodlands. The understory is chiefly of shrubs.<ref name = WWF/>
* le foreste di sughera: are found in low and medium elevations with mild winters and relatively high rainfall (600 to 800&nbsp;mm), often on soils formed over [[siliceous rock]]s. [[Cork oak|Cork oak—(''Quercus suber'')]] forests are found on the coastal plains between [[Casablanca]] and the [[Rif Mountains]] in northern Morocco, and several areas further inland around the Rif and Middle Atlas ranges. They also found on along the [[Tell Atlas]] of northern Algeria, and in the [[Kroumerie]] and [[Mogod Mountains|Mogod]] mountain ranges of northwestern Tunisia.<br/>Cork oak (''Quercus suber'') is the predominant tree, accompanied by a rich mix of evergreen small trees and large shrubs, including [[Bay laurel|bay laurel - (''Laurus nobilis'')]], [[Arbutus unedo|strawberry tree - (''Arbutus unedo'')]], [[tree heath|tree heath—(''Erica arborea'')]], [[Ilex aquifolium|holly—(''Ilex aquifolium'')]], [[Phillyrea]] spp. (''Phillyrea angustifolia'' and ''Phillyrea latifolia''), [[Laurustinus|Laurustinus—(''Viburnum tinus'')]], [[broom (shrub)|hairy broom—(''Cytisus villosus'')]], and [[Myrtus communis|common myrtle—(''Myrtus communis'')]].<ref name = WWF/>
[[Image:Quercus ilex0.jpg|right|250px|thumb|[[Holm oak|Holm oak—(''Quercus ilex'')]] trees occur in the Mediterranean woodlands and forests ecoregion]]
* le foreste e boscaglie di leccio e quercia spinosa: forests, woodlands, and shrublands of [[holm oak|holm oak—(''Quercus ilex'')]] and [[kermes oak|kermes oak—(''Quercus coccifera'')]] are the most widespread plant community, found from the coast to the mountains on a variety of climates and soils. Holm oak forests formerly found in lowland areas with deep and humid soils have mostly been displaced by agriculture.<ref name = WWF/>
* le boscaglie e macchie mediterranee di olivo selvatico e carrubo: open woodlands of wild [[olive|olive—(''Olea europaea'' spp.)]] (''Olea europaea europaea'' and ''Olea europaea maroccana''), and [[Carob|carob—(''Ceratonia siliqua'')]] once covered lowland areas with deep, drier soils, but these areas have mostly been converted to agriculture. The remaining wild olive and carob woodlands have been transformed by fire, grazing, and firewood collection into [[maquis shrublands|''maquis'' shrublands]]. Wild olives have also been displaced by cultivated varieties to produce [[olive oil]], and carob is harvested for fodder<ref name=WWF/>.
 
== Fauna ==
[[File:Goats_on_a_tree,_capre_sull'_albero.jpg|thumb|File:Goats_on_a_tree,_capre_sull'_albero.jpg|230px|left|Capre su un albero di argan.]]
Nonostante la fauna di questa ecoregione sia piuttosto ricca, il numero di endemismi è basso. Two small mammals are endemic to the island, a shrew (Crocidura caneae) and a spiny-mouse (Acomys minous). The rare and endemic wild goat (Capra hircus cretensis) is still present in few places on the island.
Sul continente la fauna comprende un misto di specie di origine paleartica e afrotropicale, nonché alcune forme endemiche. Tra i mammiferi qui presenti ricordiamo il tasso del miele (''[[Mellivora capensis]]''), la mangusta egiziana (''[[Herpestes ichneumon]]''), lo scoiattolo berbero (''[[Atlantoxerus getulus]]''), il macroscelide nordafricano (''[[Elephantulus rozeti]]''), il gerbillo di Hoogstraal (''[[Gerbillus hoogstraali]]''), il topo striato berbero (''[[Lemniscomys barbarus]]'') e il cinghiale (''[[Sus scrofa]]''). Il caracal (''[[Caracal caracal]]'') e il gatto selvatico (''[[Felis silvestris]]'') sono piuttosto rari, così come la gazzella dorcade (''[[Gazella dorcas]]''), la gazzella di Cuvier (''[[Gazella cuvieri]]'') e la capra berbera (''[[Ammotragus lervia]]''), minacciate dai bracconieri. La lontra (''[[Lutra lutra]]'') è stata avvistata, ma è estremamente rara. Nell'ecoregione è situata una [[Important Bird and Biodiversity Area]], il [[parco nazionale di Souss-Massa]], che ospita un'importante colonia riproduttiva di una specie di uccello quasi endemica, l'ibis eremita (''[[Geronticus eremita]]''), presente in questa ecoregione e in una o due altre parti del bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente. Ad [[Essaouira]] è stata segnalata la presenza di specie subtropicali come il serpente mangiatore di uova africano (''[[Dasypeltis scabra]]''), lo scoiattolo terrestre del Senegal (''[[Xerus erythropus]]'') e l'astore cantante scuro (''[[Melierax metabates]]''). Tra le farfalle di quest'area sono numerose le specie paleo-endemiche, forme relitte dell'era cenozoica. Tra le specie minacciate di lepidotteri ricordiamo ''[[Zerynthia rumina]]'', ''[[Tarucus rosacea]]'', ''[[Colotis evagore]]'' e ''[[Gegenes nostrodamus]]''.
 
La crocidura delle Canarie (''[[Crocidura canariensis]]'') è l'unico mammifero endemico della porzione insulare di questa ecoregione. Endemiche di Lanzarote e Fuerteventura, nonché degli isolotti più piccoli ad esse associati, sono anche la tarantola delle Canarie orientali (''[[Tarentola angustimentalis]]'') e la lucertola atlantica (''[[Gallotia atlantica]]''), con le sue due sottospecie ''G. a. atlantica'' e ''G. a. mahoratae''. Nel settore insulare dell'ecoregione si trovano inoltre numerose specie o sottospecie endemiche di uccelli. Tra esse ricordiamo il saltimpalo delle Canarie (''[[Saxicola dacotiae]]'') e varie sottospecie endemiche di gheppio comune (''[[Falco tinnunculus]] dacotiae''), ubara africana (''[[Chlamydotis undulata]] fuertaventurae''), barbagianni (''[[Tyto alba]] gracilirostris'') e occhione (''[[Burhinus oedicnemus]] insularum''). Sono presenti anche un certo numero di specie e sottospecie che questa ecoregione condivide con quella delle [[foreste e boschi secchi delle isole Canarie]]. Tra esse vi sono il rondone unicolore (''[[Apus unicolor]]''), la pispola di Berthelot (''[[Anthus berthelotii]]'') e varie sottospecie di poiana (''[[Buteo buteo]] insularum''), sterpazzola della Sardegna (''[[Sylvia conspicillata]] orbitalis''), averla meridionale (''[[Lanius meridionalis]] koenigi''), calandrina (''[[Alaudala rufescens]] polatzeki'') e fanello (''[[Linaria cannabina]] harterti''). Gli invertebrati delle isole non sono ancora stati studiati a fondo e rimangono per la maggior parte sconosciuti. Un rappresentante della famiglia dei [[Pieridae|Pieridi]], ''[[Euchloe hesperidum]]'', presente a Fuerteventura, è l'unica farfalla endemica della porzione insulare di questa ecoregione<ref name=WWF/>.
These forests are considered to be an important Center of Bird Diversity. The high mountains are one of the last strongholds of the endangered Lammergeier (Gypaetus barbatus), golden eagle (Aquila chrysaetos), and Bonelli’s eagle (Hieraaetus fasciatus). About 83 bird species are recorded for the island. Three amphibians and 12 reptiles are thought to be native to Crete; none are endemic<ref name=WWF/>.
 
== Conservazione ==
L'aspetto delle isole Canarie è mutato notevolmente dopo la colonizzazione da parte degli europei nel XV secolo. I vari habitat, inoltre, erano già frammentati a causa della loro originaria distribuzione sulle diverse isole dell'arcipelago. Su ognuna di queste isole, la coprtura vegetale originaria è più o meno frammentata a seconda delle condizioni climatiche e della storia dell'occupazione umana. L'ambiente naturale originario delle isole di questa ecoregione (Fuerteventura e Lanzarote) e degli isolotti più piccoli, come La Graciosa, si è conservato molto meglio che sulle isole occidentali dell'arcipelago, grazie al minor numero di abitanti e al clima molto più arido, generalmente sfavorevole all'agricoltura. Sfortunatamente, esse sono state pesantemente colpite dal sovrapascolo. Ciononostante, gli ultimi decenni hanno visto un aumento dei programmi di conservazione e protezione dell'ambiente, stimolati dal gran numero di turisti che ogni anno visitano queste isole. Nonostante il turismo abbia portato al sovrasfruttamento e al degrado di alcune aree, la rete di aree protette è riuscita più o meno a stabilizzare la situazione ambientale sulla maggior parte delle isole.
L'ecoregione ha mantenuto la maggior parte della sua copertura forestale originaria. A causa dell'inaccessibilità di questi massicci montuosi, permangono tuttora importanti ed estese foreste primigenie. È ancora possibile rinvenire esemplari molto antichi di pino corso, vecchi di 800-1000 anni, che dovrebbero essere protetti come monumenti naturali.
 
In Marocco, gli alberi di argan costituiscono circa il 7% della copertura forestale del paese e svolgono inoltre un importante ruolo ecologico e socio-economico. Le boscaglie di argan offrono un gran numero di prodotti, come olio, pascolo, miele, carbonella e legname da costruzione. Il loro sfruttamento assicura la sopravvivenza di due milioni di abitanti. Gli argan producono inoltre ombra e sono molto importanti per la conservazione del suolo. Nella regione di Essaouira ogni anno vengono prodotte tra le 1000 e le 2000 tonnellate di [[olio di argan]]. Malgrado la loro importanza, nel periodo compreso tra il 1918 e il 1924 andarono distrutti ogni anno 20&nbsp;km² di questa boscaglia a favore dell'espansione urbana e di altre attività umane. A partire dal 1925, la specie è protetta dalla legge, che ne regola il diritto all'uso da parte dei locali. Tuttavia, le boscaglie di argan sono ancora minacciate dal continuo degrado dovuto all'abbandono dei metodi di gestione tradizionali e dal sovrasfruttamento. Lo spostamento di numerose greggi di animali nelle boscaglie di argan non fa altro che peggiorare una situazione già delicata, ed è stato stimato che ogni anno vada persa una superficie di boscaglia pari a 6&nbsp;km². Durante gli ultimi venti anni, inoltre, il suolo sotto agli alberi di argan ha visto un incremento delle attività agricole, specialmente nella regione di [[Souss-Massa]].
 
Se paragonata alla distruzione dell'habitat riscontrata sulle isole Canarie, la perdita di habitat sul continente appare molto meno grave, in quanto qui il numero di abitanti è inferiore e le aree rimaste sono più estese. Tuttavia, attualmente le aree meglio conservate sono quelle situate all'interno di parchi nazionali e altre aree protette. Il più importante tra questi è il [[parco nazionale di Souss-Massa]], che comprende nei suoi confini anche la riserva biologica di Oued Massa. Attualmente, ricopre una superficie di 33.800 ettari, rigorosamente protetti. [[Convenzione di Ramsar|Sito Ramsar]] e [[riserva della biosfera]] dell'UNESCO è il [[parco nazionale di Khenifiss]], che protegge importanti zone umide. Data l'importanza di questa ecoregione per lo sviluppo socio-economico del Marocco, la boscaglia di argan è stata dichiarata [[Programma sull'uomo e la biosfera|riserva dell'uomo e della biosfera]] dall'UNESCO sotto richiesta del governo del Marocco: la [[riserva della biosfera dell'arganeto]] è stata istituita nel 1998 ed è la prima di questo genere nel paese. Essa comprende, oltre alle boscaglie di argan, anche le aree urbane e agricole limitrofe. Al suo interno sorgono due cooperative, una di pescatori e un'altra, esclusivamente a personale femminile, dedicata alla produzione di olio di argan. Sulle isole Canarie, rientrano in questa ecoregione il [[parco nazionale di Timanfaya]] e numerose altre aree protette più piccole<ref name=WWF/>.
La popolazione umana è ancora molto bassa: appena 326.898 abitanti sull'intera isola, insediati per lo più lungo le coste. Tuttavia, il pascolo del bestiame e lo sfruttamento forestale hanno considerevolmente modificato la struttura delle foreste. In alcune aree, ormai, si trovano solamente alberi di media età, e alberi antichi e specie tipiche del sottobosco sono divenuti molto rari<ref name=WWF/>.
 
== Note ==