Castello Visconteo (Legnano): differenze tra le versioni
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Il castello era adoperato da Oldrado II Lampugnani più che altro come residenza estiva; tuttavia, essendo fortificato, rientrava comunque nel sistema di strutture militari che proteggeva Milano dagli attacchi nemici. Questi avamposti, oltre ad essere disposti lungo un ampio perimetro attorno al capoluogo meneghino, erano affidati a famiglie fedeli ai Signori di Milano<ref>{{Cita|Agnoletto|p. 35}}.</ref>. Quando Oldrado II si trasferì al castello, il Maniero Lampugnani diventò residenza ufficiale di suo fratello Maffiolo<ref name="Cita|Sutermeister|p. 51">{{Cita|Sutermeister|p. 51}}.</ref>.
Nel 1448 Legnano fu teatro di una fase degli scontri tra gli Sforza e la [[Aurea Repubblica Ambrosiana|repubblica milanese]]: parte dell'esercito di [[Francesco Sforza]], il cui obiettivo era impadronirsi della signoria di Milano dopo la morte di Filippo Maria Visconti, si accampò a Legnano dopo aver conquistato [[Abbiategrasso]]; grazie al sostegno di Oldrado II Lampugnani, queste truppe espugnarono poi [[Busto Arsizio]] nonostante le lettere di supplica dei suoi abitanti, che vennero spedite allo Sforza con l'obiettivo di evitare l'attacco<ref name="D'Ilario p. 49">{{Cita|D'Ilario, 1984|p. 49}}.</ref>. Per questo aiuto decisivo a Francesco Sforza, il 19 aprile 1449 Oldrado II Lampugnani venne proclamato "ribelle" dalla repubblica milanese
{{citazione|[...] Il conte, tagliate tutte le biade, e Carlo Gonzaga, et amendue Piccinini, tornati a Melano senza aver fatto alcuna cosa, assediò S. Giorgio, qual castello e di mura e di fossi era forte, e da molta gente melanese, ben guardato. [...]|Documento risalente al 1530<ref name="Cita|Sutermeister|p. 53">{{Cita|Sutermeister|p. 53}}.</ref>}}
Il castello di Legnano, alla morte di Oldrado II, che avvenne nel 1460<ref name="Cita|Ferrarini|p. 102"/>, passò
Il castello di Legnano era considerato molto importante da un punto di vista strategico, tant'è che nel 1526, durante il [[Ducato di Milano#Il terzo Ducato sforzesco (1521-1535)|terzo Ducato sforzesco]], il capitano del Seprio Giovanni Arcimboldi, che aveva il proprio quartier generale a [[Gallarate]] e che aveva giurisdizione anche su Legnano, chiese alle autorità ducali e alla famiglia Lampugnani di poter usufruire della fortificazione legnanese<ref name="Cita|Sutermeister|p. III">{{Cita|Sutermeister|p. III}}.</ref>. In quegli anni infuriava la guerra tra [[Francesco II Sforza]] e [[Carlo V d'Asburgo]], [[imperatore del Sacro Romano Impero]] e [[Sovrani di Spagna|re di Spagna]], e un anno dopo la [[Battaglia di Pavia (1525)|battaglia di Pavia]] (24 febbraio 1525), le truppe imperiali avevano il predominio militare in Italia: in particolare, nel nord ovest della Lombardia, gli spagnoli avevano il quartier generale ad [[Abbiategrasso]], da cui riuscivano a controllare anche Legnano<ref name="Cita|Sutermeister|p. III"/>. Per tale motivo Giovanni Arcimboldi chiese, il 29 ottobre 1526, alle autorità milanesi, il permesso di usufruire del castello di Legnano, in modo tale da difendere sia Gallarate che Milano impedendo, tra l'altro, che i legnanesi versassero oboli agli spagnoli, con queste parole:
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