Dimorphodon: differenze tra le versioni

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== Descrizione ==
[[File:Dimorphodon.png|sinistra|miniatura|306x306px|Ricostruzione di ''Dimorphodon'', a caccia <ref>[https://peerj.com/articles/1018/ Mark P. Witton, ''Were early pterosaurs inept terrestrial locomotors?'',Evolutionary StudiesPaleontology ]</ref> ]]
[[File:Dimorphodon model 72.jpg|thumb|left|Scheletro di Dimorphodon ]]
La struttura corporea del ''Dimorphodon'' mostra molte caratteristiche "primitive", come ad esempio il voluminoso cranio e l'apertura alare proporzionalmente ridotta.<ref name="cranfield-Dimorphodon" /> Altra caratteristica piuttosto primitiva era data dalla prima falange del dito che supportava la membrana alare che risulta più lunga dell'intero braccio.<ref name="cranfield-Dimorphodon" /> Il collo era piuttosto breve ma incredibilmente forte e flessibile e sembra fosse provvisto di una sorta di sacca golare, al di sotto del [[becco]]. Le vertebre presentavano dei forami pneumatici, aperture attraverso cui i sacchi d'aria potevano raggiungere l'interno dell'osso per rendere l'animale più leggero durante il volo. Un ''Dimorphodon'' adulto poteva raggiungere una lunghezza di circa 1 metro (3,3 piedi) e avere un'[[apertura alare]] di circa 1,45 metro (4,6 ft).<ref name="cranfield-Dimorphodon" /><ref name=PW96b>{{Cita libro|cognome=Wellnhofer |nome=Peter |wkautore=Peter Wellnhofer |titolo=The Illustrated Encyclopedia of Pterosaurs |annooriginale=1991 |anno=1996 |editore=Barnes and Noble Books |città=New York |isbn=0-7607-0154-7 |p=71 }}</ref> La coda, che da sola misura circa 50 cm (ossia la metà della lunghezza effettiva dell'animale adulto) era composta da trenta vertebre, di cui le prime cinque o sei erano brevi e flessibili ma le restanti aumentavano gradualmente di lunghezza e diventavano gradualmente meno flessibili e più rigide grazie a dei processi vertebrali allungati.<ref name="cranfield-Dimorphodon" /> All'estremità della coda probabilmente si trovava una sorta di "timone" costituita da tessuti molli, che davano maggiore manovrabilità in volo all'animale; tale struttura è stata infatti ritrovata in molti generi del sottordine dei [[Rhamphorhynchoidea]], tuttavia in ''Dimorphodon'' tale struttura non è mai stata ritrovata pertanto l'ipotesi della presenza di tale struttura in ''Dimorphodon'' è tuttora da confermare.<ref name="cranfield-Dimorphodon" />
 
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Inoltre, come la maggior parte degli [[pterosauri]] [[Rhamphorhynchoidea|rhamphorhynchoidi]] è molto probabile che il ''Dimorphodon'' fosse anche un provetto arrampicatore. Grazie ai lunghi artigli ricurvi poteva facilmente far presa su qualsiasi superficie probabilmente anche se questa fosse stata verticale. I paleontologi pensano che questo animale trascorresse molto del suo tempo nel sottobosco del suo habitat o sui rami degli alberi, usando il volo per spostarsi più rapidamente e per sfuggire ai predatori. Vivendo in ambienti ristretti è probabile che il ''Dimorphodon'' fosse in grado di muoversi facilmente anche sugli alberi, non essendo troppo impacciato per via delle ali, scalando la dura corteccia degli alberi con gli artigli e compiendo di tanto in tanto piccoli saltelli mentre saliva, come un moderno [[scoiattolo]].<ref>{{Cita libro|titolo= Pterosaurs: Natural History, Evolution, Anatomy|autore=Wilton, Mark P. |isbn=0-691-15061-3|anno=2013|editore=Princeton University Press }}</ref>
 
 
 
 
=== Alimentazione ===
[[File:Dimorphodon.png|sinistra|miniatura|306x306px|Ricostruzione di Dimorphodon a caccia <ref>[https://peerj.com/articles/1018/ Mark P. Witton, ''Were early pterosaurs inept terrestrial locomotors?'',Evolutionary StudiesPaleontology ]</ref> ]]
Dai pochi fossili ritrovati è difficile ricostruire come vivesse davvero questo animale. L'ipotesi più accreditata è che il ''Dimorphodon'' abitasse in regioni costiere e avesse una dieta piuttosto varia. A suo tempo, studiando l'anatomia del cranio, Buckland ipotizzò che l'animale si sarebbe potuto benissimo cibare di insetti. In seguito a nuove teorie, divenne un'immagine rappresentare il ''Dimorphodon'' come un animale piscivoro (mangiatore di pesce), anche se l'ipotesi di Buckland oggi è meglio supportata da studi biomeccanici. I denti e le mascelle del ''Dimorphodon'' suggeriscono che potesse chiudere la bocca in modo molto veloce, ma che non avesse un morso potente. Ciò, insieme all'anatomia del cranio e alla forma dei denti anteriori confermano l'ipotesi di Buckland su una dieta insettivora, anche se forse poteva integrare nella propria dieta anche piccoli vertebrati come [[lucertole]], [[rane]] e piccoli [[mammiferi]]; non è escluso che potesse nutrirsi anche di [[carogne]].<ref name="osi2010">Osi, A. (2010). "Feeding-related characters in basal pterosaurs: implications for jaw mechanism, dental function and diet." ''Lethaia'', {{doi|10.1111/j.1502-3931.2010.00230.x}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo= Pterosaurs: Natural History, Evolution, Anatomy|autore=Wilton, Mark P. |isbn=0-691-15061-3|anno=2013|editore=Princeton University Press }}</ref>