Segretario del Cardinale Cesare D'Este, Cappello divenne ben presto uno dei mag
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Segretario del cardinaleCardinale Cesare dD'Este, fuCappello divenne ben presto uno dei maggiori «gazzettieri» romani della seconda metà del Cinquecento. Attraverso questa attività di giornalista ''ante litteram'' riuscì a denunciare svariati scandali della Curia pontificia, ma, vittima del provvedimento ''Constitutio contra scribentes et dictantes monita,'' fu condannato a morte mediante impiccagione. Angelo Grillo, noto corrispondente epistolare di Torquato Tasso, ne biasimò la temerarietà in una lettera indirizzata all'amico Maurizio Cattaneo, definendo Cappello il «menante» che riuscì a «fare della penna coltello contra fame dei grandi».