Inkerman: differenze tra le versioni
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== Geografia fisica ==
Inkerman si trova a sud ovest della [[penisola di Crimea]], in riva al fiume [[Cernaia (fiume)|Cernaia]], ed alla sua foce, che confluisce appunto nella [[baia]] di [[Sebastopoli]].<br />
Fa parte del [[raion|rajon]] di [[Balaklava]] e si trova a circa cinque chilometri dalla città di [[Sebastopoli]], ed amministrativamente appartiene proprio alla [[municipalità]] di [[Sebastopoli]], che è un'unità separata rispetto al resto del territorio della [[Repubblica autonoma di Crimea|Repubblica di Crimea]].
== Storia ==
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L'area d'Inkerman è stata abitata sin dai [[Storia antica|tempi antichi]], ed una [[fortezza]] ch'era nominata ''Kalamita'', è stata costruita nel [[VI secolo]] dai [[Antica Grecia|Greci]] del [[Mar Nero|Ponto Eusino]].<br />Secondo la [[leggenda]], il primo [[monastero]] fu ricavato in alcune [[caverna|caverne]] di [[roccia]] da [[Papa Clemente I|San Clemente]], il [[papa Clemente I]], deportato dall'[[Imperatori bizantini|imperatore romano d'Oriente]] vicino ad Inkerman.<br />Nell'[[VIII secolo]] i [[Iconodulia|veneratori d'icone]], che soffrivano la [[persecuzione]] dell'[[iconoclastia]] in [[patria]], ed erano stati costretti a scappare dall'[[Impero bizantino]], riadattarono le [[grotta|grotte]] che dominavano la [[baia]] di [[Sebastopoli]] a monastero ortodosso.<br />Verso il [[1850]], vi fu costruito un vero e proprio [[monastero]] [[Chiesa ortodossa|ortodosso]], chiuso e distrutto durante il [[Unione Sovietica|periodo sovietico]], che è stato restaurato e restituito all'uso religioso dopo la caduta dell'[[Unione Sovietica]].
''Kalamita'', una [[fortezza]] [[medioevo|medievale]] che ora giace in rovina, fu costruita sull'[[altopiano]] di ''Monastyrskaja Skala'' (letteralmente «la [[falesia]] del monastero»), su una [[falesia|scogliera]] strategica che domina Inkerman, ed è menzionata al tempo dalle [[mappa|carte]] [[mare|marine]] [[Genova|genovesi]] dei [[secolo|secoli]] [[XIV secolo|XV]] e [[XV secolo|XV]].<br />La fortezza di ''Kalamita'' fu ampliata nel [[XIV secolo]] e restaurata dal [[principe]] [[Alessio]] di [[Mangup]], per difendere il [[porto]] del suo [[principato (diritto)|principato]], che riceveva dai [[Mongoli]] e dai [[Tatari]], [[schiavismo|schiavi]], [[bestiame]], [[cuoio]] e [[lana]], frutti dei loro attacchi predatori nel [[principato di Kiev]] (o [[Rus' di Kiev]]), in [[Polonia]] e [[Lituania]].
I [[Genova|Genovesi]] si resero padroni della regione e della fortezza di Kalamita nel [[XIV secolo]] e vi stabilirono delle imprese commerciali.<br />La fortezza fu occupata poi nel [[XVI secolo]] dai [[Turchi]] che la rinominarono ''Inkerman'', e l'abbandonarono nel corso del [[XVIII secolo]] a causa delle [[raid|incursioni]] sulla [[scogliera]] da parte dei [[Cosacchi]], allorquando la regione fu conquistata dalla [[Russia]], e l'ultima [[guarnigione]] [[impero ottomano|turca]] lasciò la [[baia]] d'Inkerman.
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