=== La seconda fase: 1709-1711 ===
==== L'Aia ====
Dall'inizio della guerra la priorità olandese fu di assicurarsi il controllo delle fortezze della Barriera, come stipulato - anche se non specificato - col trattato di costituzione della Grande Alleanza; ilgli loroolandesi interesseerano sianche spostavapreoccupati sinoper alla confinetenuta orientaledel conloro laconfine Germaniaorientale, (dal [[Ducato di KlevesKleve]] a sud sino alla [[Frisia Orientale]] a nord), dove il loro dominio politico e commerciale era passatominacciato ai prussiani.;<ref>{{cita|Israel, 1998|pp. 970, 974}}.</ref> Didi conseguenza, la Spagna era divenuta piuttosto irrilevante come causa per gli Stati Generali della Repubblica olandese, al punto che erano giunti a prevedere un accordo con la Francia basato sulla spartizione dell'eredità spagnola tra l'arciduca Carlo e il duca d'Angiò. All'inizio del 1705 Luigi XIV si era avvicinato agli alleati con intenzioni pacifiche, tentando di sradicareseparare gli olandesi dall'alleanza.: Lala sconfitta di Ramillies nel 1706, e la sconfitta addi Oudenarde oltre allae la perdita di Lilla nel 1708, avevano incoraggiato Luigi XIV ad abbandonare il principio dell'integrità dell'eredità spagnola. Già perPer ragioni dinastiche e strategiche Giuseppe I ede i suoi ministri a Vienna non erano contraridisposti a garantire a Filippo V comecompensazioni iin domini italianiItalia, ponendomentre Carlo III a Barcellona, dopo anni di lotta, credeva sinceramente di essere il pretendente legittimo di tutta la Spagna e le sue dipendenze. Gli inglesi supportarono gli Asburgo opponendosi alla partizione dell'Impero spagnolo, in particolare per proteggere il loro commercio nel Mediterraneo: essi avevano già fatto pressioni per la cessione di Minorca e del porto strategico di Mahón, ed erano determinati ada impedire al duca d'Angiò di acquisire la Sicilia e Napoli, limitando così l'influenza marittima francese nella regione. Preso dalla disperazione, Luigi XIV inviò il presidente del parlamento di Parigi, Pierre Rouillé, ada incontrarsi coi ministri olandesi nel marzo del 1709 a [[Moerdijk]], fiducioso del fatto che essi perlomeno avrebbero accettato alcune partizioni. L'intransigenza di inglesi e austriaci, ad ogni modo, fecerofece naufragare ogni possibilità di compromesso.: Gligli olandesi, non intenzionati a trattare senza il supporto inglese, vennerofurono costretti ancora una volta a porre il loro destino nelle mani della Grande Alleanza.<ref>{{cita|Ingrao, 1979|pp. 165-78, 197}}; {{cita|Pitt|pp. 446–51}}; {{cita|Burton, 1968|p. 142}}; {{cita|Wolf, 1968|p. 559}}.</ref>
[[File:Troy - Jean-Baptiste Colbert (1655-1746), marquis de Torcy.jpg|thumb|upright|''Jean-Baptiste Colbert, marchese di Torcy'' (1665–1746). Ritratto attribuito a [[Robert Tournières]], 1701.]]
Dopo il termine delle discussioni con Rouillé il 21 aprile, gli alleati si prepararono a riprendere le ostilità, mail che per Luigi XIV questo voleva dire accettareadare incontro a un rischio molto pericoloso.alto: Nonnon solo l'armata anglo-olandese avrebbe combattuto sul suolo francese, ma l'intera Francia, avevaavendo recentemente sofferto di un duro inverno, era ridotta quindi alla fame edalla alla mancanza di cibo derivato dalle coltivazionicarestia, il tuttoulteriormente peggioratopeggiorata da un embargo commerciale sulle importazioni di grano volutoimposto dagli inglesi sui porti francesi. All'inizio di maggio Luigi XIV inviò il suo ministro degli esteri, il marchese di Torcy, a discutere coi negoziatori degli alleati a Le Hague,L'Aia: principalmente colil principe Eugenio, poi assistito dal [[Philipp Ludwig Wenzel von Sinzendorf|conte von Sinzendorf]], per gli imperiali; Marlborough ede il capo dei Whig, [[Charles Townshend, II visconte Townshend|Charles Townshend]], rappresentaronoper la regina Anna dl'Inghilterra; Heinsius, [[Willem Buys]] e Bruno van der Dussen, rappresentaronoper igli Paesi Bassiolandesi. Erano presenti anche rappresentanti prussiani, savoiardi, portoghesi e tedeschi.<ref>{{cita|Ingrao, 1979|pp. 178-181}}; {{cita|Lynn, 1999|pp. 325-326}}; {{cita|Trevelyan, 1930-34|volume II, p. 399}}.</ref> I francesi avevano optato per ridurre le richieste presentate da Rouillé in aprile, ma riconoscere la debolezza di Luigi XIV avrebbe portato a condizioni anche peggiori e perciò, il 27 maggio furono gli alleati a presentare a Torcy quaranta articoli dei "Preliminari dide Le HagueL'Aia", il più importante dei quali voluto dagli anglo-asburgici richiedeva espressamente che Filippo V dovesse passare l'intero territorio della monarchia spagnola a Carlo III senza alcuna compensazione.; Inin cambio, gli alleati offrivano due mesi di pace ai francesi. All'epoca Luigi XIV stava ritirando le proprie truppe dalla Spagna e progettava di far rinunciareabdicare Filippo V al trono spagnolo.; Susu grande insistenza degli olandesi – supportati dagli inglesi – Luigi XIV dovette rinunciare a tre città francesi ede a tre città spagnole come "garanzia" che suo nipote avrebbe rispettato i patti. Se Filippo V avesse rifiutato di rinunciare alle proprie pretese pacificamente, la Francia sarebbe stata obbligata insieme agli alleati a condurre una campagna militare contro la Spagna. Ai ministri olandesi queste clausole apparivano molto positive perché assicuravano loro che la Francia non avrebbe potuto che rafforzare la Grande Alleanza anche in caso di sconfitta.<ref>{{cita|Ingrao, 1979|p. 182}}; {{cita|Pitt|pp. 452-453}}; {{cita|Lynn, 1999|pp. 325-326}}.</ref>
Luigi XIV avrebbe anche potuto accettare l'enorme peso delle richieste degli alleati, che includevano la rinuncia ad alcune fortezze sulla Barriera olandese e la cessione di [[Strasburgo]], oltre a riconoscere la successione protestante in Inghilterra come legittima, ma non poté assolutamente tollerare i termini previsti per la Spagna e già all'inizio di giugno il re rigettò pubblicamente i termini di questi "Preliminari", richiamando i suoi sudditi alla resistenza armata. LuigiTuttavia, XIVcon avevale fattoforze ifrancesi contisotto senzapressione l'ostesu dalaltri momento chefronti, conLuigi leXIV proprieera armate impegnate altrove,disposto a farnemanovrare leper spesela sarebberopace statea solo le truppespese di Filippo V, e dopo il rigetto dei "Preliminari egli" ritirò addirittura gran parte del proprio esercito dalla Spagna per incoraggiare l'abdicazione volontaria di suo nipote.; Inin questo momento, però, Luigi XIV aveva ormai ben poca influenza su Filippo V e l'abdicazione era un atto che il re di spagnaSpagna, ora fermamentesaldo sul intronatotrono e godente del supporto della maggioranza dei suoi sudditi, non poteva tollerare.<ref>{{cita|Hussey & Bromley|p. 374}}; {{cita|Lynn, 1999|p. 326}}; {{cita|Kamen, 2001|pp. 70-72}}.</ref>
==== La Grande Alleanza vacilla ====
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