San Gusmè: differenze tra le versioni

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San Gusmè viene citato per la prima volta in un atto di vendita del febbraio [[867]] in cui il conte senese Winigi di Ranieri dona al [[Monastero di San Salvatore (Badia Monastero)|Monastero di San Salvatore della Berardenga]] tutti i suoi beni compresi nei dintorni della chiesa dei Santi Cosma e Damiano. Nel [[XII secolo]] il paese era un feudo della famiglia [[Ricasoli (famiglia)|Ricasoli]]; feudo confermato dall' [[Arrigo VI|imperatore Arrigo VI]] nel [[1187]].
Nel [[1478]] le truppe di [[Alfonso II di Napoli|re Alfonso di Aragona]] occuparono il castello. Durante la [[Repubblica_di_Siena#La_guerra_di_Siena|guerraGuerra di Siena]] il 25 febbraio [[1554]] si tenne uno scontro militare tra gli Imperiali e i Senesi mentre il 13 maggio [[1554]] l'esercito imperiale saccheggiò e bruciò il paese.
San Gusmè fu anche la sede di una comunità autonoma che venne riunita al comune di Castelnuovo Berardenga il 2 giugno [[1777]].