Microarray di DNA: differenze tra le versioni

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L’uso di microarrays per lo studio del profilo d’espressione genetica è stato pubblicato per la prima volta nel 1995 (''[[Science (journal)|Science]]'') e il primo genoma eucariotico completato con analisi di microarray fu quello del ''[[Saccharomyces cerevisiae]]'' nel 1997 (''Science'').
 
===Array per fotolitografia (chip-array)===
[[Image:Affymetrix GeneChip.jpg|thumb|right|300px|Chip array]]
In questo caso gli oligonucleotidi sono sintetizzati in sito, questa tecnica è stata utilizzata per la prima volta dall'Affymetrix, che ne detiene il brevetto. La tecnica per la produzione di questi chip è detta fotolitografia, con la quale è possibile sintetizzare molte migliaia di differenti oligonucleotidi sulla superficie di un vetrino.
 
Anche se questa tecnica di sintesi è molto accurata, la massima lunghezza degli oligonucleotidi che è possibile raggiungere è di 25 nucleotidi, ma oligonucleotidi di queste dimensioni non sono sufficienti a dare specificità al microarray, per questo servono almeno 3 oligonucleotidi che legano un gene, e altri 3 oligonucleotidi che presentano un mismatch che serviranno da controllo negativo. Per cui le analisi di un singolo gene richiedono lo studio di sei spot che devono avere come risultato: i tre oligonucleotidi corretti, positivi, mentre i tre oligonucleotidi con il mismatch, negativi.
Inoltre ogni volta bisogna fare un chip per il controllo e uno del soggetto da analizzare, perché non si può effettuare un'ibridazione per competizione.