Forze armate fiumane: differenze tra le versioni
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|Immagine = [[File:Reggenza Italiana del Carnaro.jpg|150 px]]
|Didascalia = Gonfalone dalla [[Reggenza italiana del Carnaro]]
|Attiva = in servizio<br />dal 12 settembre [[1919]]<br />al 31 dicembre [[1920]]
|Nazione = {{ITA 1861-1946}}<br />(dal 12 settembre [[1919]]<br />all'8 settembre [[1920]])<br />{{RIC}}<br />(dall'8 settembre [[1920]]<br />al 31 dicembre [[1920]])
|Servizio =
|Tipo =
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|Struttura_di_comando = [[Reggenza italiana del Carnaro]]
|Guarnigione =
|Reparti_dipendenti = forze di terra<br />forze di mare<br />forze ausiliarie
|Descrizione_guarnigione =
|Equipaggiamento =
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I dettami legislativi sulle Forze armate fiumane erano definiti nella [[Carta del Carnaro]]:
{{Citazione|Del comandante<br />
XXXXIII<br />
''Quando la Reggenza venga in pericolo estremo e veda la sua salute nella devota volontà di uno solo, che sappia raccogliere, eccitare e condurre tutte le forze del popolo alla lotta e alla vittoria, il Consiglio nazionale solennemente adunato nell'Arengo può nominare a viva voce per voto il Comandante e a lui rimettere la potestà suprema senza appellazione. Il Consiglio determina il più o men tempo breve dell'imperio non dimenticando che nella Repubblica romana la dittatura durava sei mesi.''
XXXXIV<br />
''Il Comandante, per la durata dell'imperio, assomma tutti i poteri politici e militari, legislativi ed esecutivi. I partecipi del Potere esecutivo assumono presso di lui officio di segretarii e commissarii.''
XXXXV<br />
''Spirato il termine dell'imperio, il Consiglio nazionale si raduna e delibera:''
* ''di riconfermare il Comandante nella carica;''
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* ''o anche di bandirlo.''
XXXXVI<br />
''Ogni cittadino investito dei diritti politici, sia o non sia partecipe dei poteri nella Reggenza, può essere eletto al supremo officio.''
Della difesa nazionale<br />
XXXXVII<br />
''Nella Reggenza italiana del Carnaro tutti i cittadini, d'ambedue i sessi, dall'età di diciassette anni all'età di cinquantacinque, sono obbligati al servizio militare per la difesa della terra. Fatta la cerna, gli uomini validi servono nelle forze di terra e di mare, gli uomini meno atti e le donne salde servono nelle ambulanze, negli ospedali, nelle amministrazioni, nelle fabbriche d'armi, e in ogni altra opera ausiliaria, secondo la attitudine e secondo la perizia di ognuno.''
XXXXVIII<br />
''A tutti i cittadini che durante il servizio militare abbiano contratto una infermità insanabile, e alle loro famiglie in bisogno, è dovuto il largo soccorso dello Stato. Lo Stato adotta i figli dei cittadini gloriosamente caduti in difesa della terra, soccorre i consanguinei se sieno in distretta, raccomanda i nomi dei morti alla memoria delle generazioni.''
XXXXIX<br />
''In tempo di pace e di sicurezza, la Reggenza non mantiene l'esercito armato; ma tutta la nazione resta armata, nei modi prescritti dall'apposita legge, e allena con sagace sobrietà le sue forze di terra e di mare. Lo stretto servizio è limitato ai periodi d'istruzione e ai casi di guerra guerreggiata o di pericolo prossimo. In periodo d'istruzione e in caso di guerra, il cittadino non perde alcun dei suoi diritti civili e politici; e non può esercitarli quando sieno conciliabili con la necessità della disciplina attiva.''|[[Alceste De Ambris]] e [[Gabriele D'Annunzio]], ''[[Carta del Carnaro]]'', [[Fiume (Croazia)|Fiume]], 8 settembre [[1920]]}}
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*[[Dalmazia]]
*[[Gabriele D'Annunzio]]
*[[Medaglie, decorazioni ed ordini cavallereschi italiani#Medaglie e croci di Fiume
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