Michael Dummett: differenze tra le versioni

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Collegati agli interessi di [[filosofia del linguaggio]] sono quelli di [[filosofia della matematica]], che ci dànno un modello esemplare di molte sue tesi sul significato. Egli preferisce seguire la [[logica intuizionista]] (''Introduzione alla logica intuizionistica'', [[1977]]) piuttosto che la [[logica classica]], rigettando i principi di bivalenza e del terzo escluso (cioè che la verità e la falsità di un [[enunciato]] possono essere ritenute come date indipendentemente dal modo in cui noi saremmo in grado di individuarle) e dichiarando che la comprensione di un enunciato matematico dipende dalla nostra capacità di giustificarne l'asserzione, cioè dalla possibilità di indicare che cosa accetteremmo come dimostrazione della sua verità o falsità. In ''Frege. Filosofia della matematica'' ([[1991]]) viene riconosciuto il valore del programma logicista che avrebbe avuto miglior sorte se avesse attecchito in una logica intuizionista. Anche in questo campo le tesi di Dummett hanno trovato un'eco molto vasta e hanno concorso al progresso di un dibattito di grande profondità gnoseologica.
 
Ha proposto e sviluppato un sistema di [[Intermediate_logic|logica intermedia]], nota anche come logica di [[Kurt_Gödel|Gödel]]-Dummett.
 
== Giochi di carte e tarocchi ==