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Per realizzare l'opera vennero asportati e fusi gli antichi bronzi del [[Pantheon (Roma)|Pantheon]], consistenti nelle massicce travature del pronao. La scellerata decisione ispirò la celebre [[Pasquino|pasquinata]] ''[[Quod non fecerunt barbari, fecerunt Barberini]]'' ("ciò che non fecero i barbari, fecero i Barberini") con la quale si voleva sottolineare la smisurata ambizione della famiglia del pontefice che, pur di autocelebrarsi con monumenti spettacolari, spendeva cifre enormi e neppure si fermava di fronte al danneggiamento di uno dei monumenti più importanti dell'[[antica Roma]]. L'autore della celebre "pasquinata" è stato identificato dal critico d'arte de [[L'Osservatore Romano]], Sandro Barbagallo, in monsignor Carlo Castelli, ambasciatore del Duca di Mantova. A certificare l'identificazione di Sandro Barbagallo è il diario dello stesso Urbano VIII, conservato nella [[Biblioteca Apostolica Vaticana]] con il nome di Codice Urbinate 1647. A pagina 576v è così scritto: ''Dalle lingue malediche e detrattori di fama contaminata fu decantato lo spoglio d' un ornamento antico, benché ciò sia stato vero di haver levato quel Metallo, ma estimato ancor bene e posto, per essere stata ornata la Chiesa de' SS. Apostoli, e si è visto a tempi nostri sopra di questi Critici la maledizione di Dio, perché l'Agente del Duca di Mantova che fu Detrattore di aver affissi i Cartelli di quell'infame Pasquinata da famiglia Barbera ad Barberina, egli morse d'infermità e nel letto chiese perdono a Papa Urbano Ottavo''.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2012/aprile/25/chiamava_Carlo_Castelli_Pasquino_Urbano_co_9_120425046.shtml Si chiamava Carlo Castelli il Pasquino di Urbano VIII<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
In realtà i bronzi del Pantheon servirono per la realizzazione di 80 cannoni di [[Castel Sant'Angelo]]<ref>{{cita|Squadrilli, 1997|p. 386.}}</ref>. Secondo la storica dell'arte americana Louise Rice, che insegna alla New York University ''le cose andarono diversamente, ma questa versione dei fatti fu appositamente confezionata dalla propaganda papale. Si trattò, insomma, di una falsa notizia costruita ad arte.''» <ref>{{cita news|autore=[[Tomaso Montanari]]|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2017/02/19/il-grande-inganno-sul-bronzo-del-pantheon42.html?ref=search|titolo=Il grande inganno sul bronzo del Pantheon|pubblicazione=La Repubblica|data=19/02/2017|accesso=20/02/2017}}</ref>
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