Napoli: differenze tra le versioni
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{{Citazione|Della posizione della città e delle sue meraviglie tanto spesso descritte e decantate, non farò motto. "''Vedi Napoli e poi muori!''" dicono qui|[[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]] citando un detto popolare nella lettera del 2 marzo 1787 in ''[[Viaggio in Italia (saggio)|Viaggio in Italia]]''}}
'''Napoli'''
Fondata dai [[Cuma]]ni nell'[[VIII secolo a.C.]], fu tra le città egemoni della ''[[Magna Grecia|Magna Græcia]]'',<ref>{{Cita|Wanderlingh||AW}}.</ref> grazie al rapporto privilegiato con [[Atene]],<ref>{{Cita|Giudice|pp. 304-305|GG}}.</ref> ed esercitò una notevole influenza commerciale, culturale e religiosa sulle popolazioni italiche circostanti<ref name=Rosi>{{cita|Rosi}}.</ref> tanto da diventare il centro della [[Epicureismo|filosofia epicurea]] in Italia. Dopo il crollo dell'[[Impero romano d'Occidente|Impero romano]], nell'[[VIII secolo]] la città formò un [[Ducato di Napoli|ducato autonomo]] indipendente dall'[[Impero bizantino]]; in seguito, dal [[XIII secolo]] e per circa seicento anni, fu capitale del [[regno di Napoli]]. Divenuta capitale del [[Regno delle Due Sicilie]] sotto i [[Borbone di Napoli|Borbone]], ebbe un periodo di sviluppo socioeconomico culminato in una serie di primati civili e tecnologici<ref>{{Cita|De Crescenzo||GDC}}.</ref><ref>Michele Vocino (2007) Primati del Regno di Napoli - Ordinamenti - Risorse naturali Attività industriali prima dell'Unità d'Italia. Napoli, Grimaldi & C.</ref> tra cui la costruzione della [[Ferrovia Napoli-Portici|prima ferrovia in Italia]].<ref>{{Cita|Gamboni||AGPN}}.</ref><ref>Lucio Militano (2013) Le ferrovie delle Due Sicilie, Editoriale Il Giglio, 2013</ref> Dopo l'annessione al [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] soffrì di un sensibile declino<ref>Gaetano Salvemini (1955) Scritti sulla questione meridionale, 1896-1955, Einaudi, p. 115.</ref> esteso anche a tutto il [[Italia Meridionale|sud Italia]].<ref>{{cita web|url=http://www.deiricchi.it/index.php?docnum=144|titolo=La nascita del Regno d'Italia e l'impoverimento del Sud|editore=Dei Ricchi.it|data=29 settembre 2003|accesso=28 gennaio 2011}}</ref><ref>{{Cita|Cafiero||SCCC}}.</ref> Per motivi storici, artistici, politici, culturali ed ambientali è stata, dall'[[evo antico]] sino ai giorni nostri, una delle città cardine d'[[Civiltà occidentale|Occidente]].<ref>{{Cita|Croce||BC}}</ref><ref>[http://whc.unesco.org/en/list/726 Motivazione dell'inserimento del Centro Storico di Napoli nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Unesco]</ref><ref>Città magnogreca di fondamentale importanza per i traffici mediterranei e per l'entroterra italico, grazie al rapporto privilegiato con [[Atene]] (la fama del porto di Neapolis fu una delle cause scatenanti delle [[guerre sannitiche]]); affermato centro culturale dell'[[Impero romano]] del I secolo a.C. e del I secolo d.C. ove studiarono [[Virgilio]] e [[Orazio]]; nel V secolo d.C. ritorna il principale centro campano (vedi fortificazioni volute da [[Valentiniano III]]) e nei secoli immediatamente successivi è in significativa controtendenza rispetto ad un quadro di crisi generale: sede di nove monasteri urbani, seconda in [[Italia]] solo dopo Roma, vicecapitale dell'[[Esarcato di Ravenna]] sotto [[Costante II]] (il particolarismo napoletano altomedievale: le evidenze archeologiche. Paul Arthur, ''Mélanges de l'Ecole française de Rome. Moyen-Age'', 1995); sede di un importante ducato autonomo (celebre è la [[battaglia di Ostia]] guidata da [[Cesario Console]]); l'influenza culturale della Napoli ducale determinò l'ascesa dei [[Normanni]] nel sud Italia; sede della prima università statale e laica d'Occidente; sede della potente dinastia angioina per oltre 200 anni; sede ufficiale del papato sotto [[papa Celestino V]]; [[Corona d'Aragona|capitale mediterranea]] sotto gli aragonesi; lo stravolgimento geopolitico del continente europeo provocato dalla marcia su Napoli di [[Carlo VIII]] (Silvio Biancardi, ''La chimera di Carlo VIII'', Interlinea editori 2009); prima città d'Occidente per numero di abitanti nel XVI secolo; la Napoli antesignana del [[Risorgimento]] sotto [[Gioacchino Murat]] (vedi [[guerra austro-napoletana]]); la Napoli dei Borbone, della cultura umanistico-rinascimentale (vedi [[Accademia Pontaniana]]), dell'Illuminismo ([[Gaetano Filangieri]] fece da ispirazione agli artefici della [[rivoluzione francese]] e nacquero l'economia e il diritto moderno), la vivacità culturale a Napoli nella [[Belle Époque]], la Napoli fascista e della [[marcia su Roma]], la Napoli delle [[quattro giornate di Napoli|quattro giornate]] e numerevoli altri aspetti.</ref>
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