Castello di Pietramogolana: differenze tra le versioni
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== Storia ==
La prima fortificazione a presidio della [[val Taro]] fu eretta probabilmente già nel [[VII secolo]]; risale infatti al [[674]] il primo documento<ref>Diploma del [[re dei Longobardi]] [[Pertarito]] del 23 ottobre 674</ref> che menzioni "Petra Mugulana", all'epoca posta
Grazie alla sua posizione strategica, la rocca fu a lungo contesa dalle più importanti famiglie della zona. All'inizio dell'[[XI secolo]] apparteneva al conte Plato Platoni, che alla sua morte nel [[1022]] la lasciò al quinto figlio Begarolo.<ref>{{cita|de' Crescenzi|pp. 190-191.}}</ref> Tuttavia già nel [[1035]] l'[[imperatore del Sacro Romano Impero]] [[Corrado II il Salico]] concesse al [[vescovo di Parma]] Ugo l'autorità su tutto il territorio della città, da cui dipendeva anche il maniero;<ref>{{cita|Affò I|pp. 177-178.}}</ref> l'autorità [[diocesi di Parma|diocesana]], esercitata attraverso i canonici del [[Capitolo della Cattedrale di Parma]], fu confermata da altri imperatori, tra i quali [[Ottone IV di Brunswick]], che nel [[1210]] concesse piena autorità al vescovo [[Obizzo Fieschi]],<ref>{{cita|Affò II|p. 133.}}</ref> il quale fece fortificare i castelli posseduti nel Parmense e in particolare quello di Pietramogolana.<ref>{{cita|Affò II|p. 71.}}</ref>
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