Geronimo: differenze tra le versioni
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Le forze di Geronimo divennero l'ultimo grande gruppo di combattimento di pellerossa che si rifiutò di riconoscere come padrone il governo degli [[Stati Uniti]] nel ''West''. Questa lotta giunse a termine il 4 settembre [[1886]], quando Geronimo si arrese al generale [[Nelson Miles]] dell'[[esercito statunitense]], a [[Skeleton Canyon]], [[Arizona]]. In realtà, però, l'ultimo capo ad arrendersi non fu Geronimo ma [[Mangus]], figlio minore di Mangas Coloradas, nel frattempo divenuto tutore anche della famiglia di Juh, con i suoi 11 seguaci (tre guerrieri, cinque donne - o due donne e tre bambini - e tre ragazzi - oltre al figlio dello stesso Mangus, il figlio superstite di Victorio e il figlio superstite di Juh -), che si arrese soltanto il 19 ottobre 1886.
Geronimo venne mandato in prigione a [[Fort Pickens (Florida)]]. Nel [[1894]] venne trasferito a [[Fort Sill (Oklahoma)]]. In età avanzata divenne una specie di [[celebrità]], comparendo alle [[Fiera|fiere]] e vendendo sue fotografie e altri oggetti personali (particolarmente ironico fu il sistema escogitato dall'ormai anziano di-yin per la vendita dei "suoi" cappelli, che vendeva alle fiere comprandone quando la scorta era esaurita), ma non gli fu permesso di fare ritorno alla sua terra natia. Cavalcò durante la parata inaugurale del [[Presidente degli Stati Uniti|Presidente]] [[Theodore Roosevelt]], nel [[1905]]; il lungo periodo trascorso in prigionia o nel confino della riserva di Fort Sill, con ripetuti incontri con giornalisti e fotografi, fu comunque utile al consolidamento del suo mito, permettendogli di raggiungere livelli di considerazione come leader della resistenza Apache che i suoi contemporanei Apache non gli avrebbero accreditato, senza togliere alcunché alle sue indubbie doti di coraggio, astuzia e capacità nell'esercizio della guerriglia.
Morì di [[polmonite]] a Fort Sill il 17 febbraio [[1909]].
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