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I '''Culdei''' ([[Lingua gaelica|gaelico]]: ''Céilí Dé'', <small>lett.</small> "Compagni di [[Dio]]") erano membri di comunità [[Cristianesimo celtico|cristiane]] [[Monachesimo|monastiche]] ed [[Eremita|eremitiche]] d'[[Irlanda]], [[Scozia]] e [[Inghilterra]] nel [[Medioevo]]. L'etimologia del termine, le persone da esso designate, la loro origine, le loro dottrine, la regola o le regole sotto le quali vivevano e i limiti della loro autorità e dei loro privilegi sono state tutte materie oggetto di controversie. Tutti ammettono, tuttavia, che (all'inizio di tutti gli eventi) i Culdei era separati dalla massa dei fedeli, che le loro vite erano dedicate alla religione e che vivevano in comunità. Apparsi per la prima volta in Irlanda e successivamente in Scozia, collegati alle chiese cattedrali o collegiate, vivevano alla maniera monastica pur non prendendo voti monastici.<ref name=Dalton>[http://www.newadvent.org/cathen/04563b.htm D'Alton, Edward. "Culdees." The Catholic Encyclopedia. Vol. 4. New York: Robert Appleton Company, 1908. 13 aprile 2015]</ref> Dal XII secolo il cristianesimo scozzese e irlandese fu regolato sul modello romano e nel processo anche i Culdei persero qualsiasi tratto distintivo che potevano aver avuto precedentemente e furono ricondotti sotto la regola [[Diritto canonico|canonica]].
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[[Hector Boece]] nella sua ''Latin history of Scotland'' (''Storia latina della Scozia'', 1516), rende i Culdei dal IX al XII secolo i successori diretti del [[monachesimo]] irlandese e [[iona]]no dal VI all'VIII secolo. Alcuni hanno suggerito che queste opinioni erano disapprovate da [[William Reeves (vescovo)|William Reeves]] (1815–1892), vescovo di Down, Connor e Dromore]]. James A. Wylie (1808–1890) porta buone ragioni a sostegno del fatto che i Culdei (Keledei) di Scozia siano legati alla spiritualità cristiana celtica dei monaci di Iona.<ref name="ReferenceA"/>
Reeves suggerisce che Maelruan potrebbe essere stato consapevole dell'insediamento di canonici a Metz dall'arcivescovo [[Crodegango di Metz|Chrodegang]], (m. 766), come classe intermedia tra i monaci e i preti secolari, adottando la disciplina del sistema monastico, senza i voti ed espletando gli uffici di ministri in varie chiese.<ref>[https://books.google.com/books?id=FZJRAAAAYAAJ&pg=RA2-PA76&dq=Culdees&hl=en&sa=X&ei=EaQsVfThJsqcyAT8lYGwBg&ved=0CCcQ6AEwAjgK#v=onepage&q=Culdees&f=false Reeves, William. "A Memoir on the Culdees of Ireland and Great Britain", ''The Transactions of the Royal Irish Academy'', vol. XXIV,
==Un'interpretazione contrastante==
Il termine culdeo è stato applicato impropriamente all'intera Chiesa celtica, rivendicando per esso una superiore purezza. Si è anche asserito che i ''Kelts'' o Culdei fossero i precursori del protestanteu. Gli scrittori [[Protestantesimo|protestanti]] sostenevano che i Culdei avessero preservato il [[cristianesimo celtico]], liberi dalle presunte corruzioni [[Chiesa cattolica|romane]], in un angolo remoto dell'Europa occidentale. Questa visione fu custodita gelosamente nella poesia ''Reullura'' di [[Thomas Campbell]]:
{{citazione
|Pace alle loro ombre. I puri Culdei<br>furono di [[Alba (Scozia)|Alba]] i primi preti di Dio,<br>Ancor pria che un'isola dei suoi mari<br>Da piede di monaco [[Anglosassoni|sassone]] fosse calpestata.
|[[Thomas Campbell]], ''Reullura''
|Peace to their shades. The pure Culdees<br>Were Albyn's earliest priests of God,<br>Ere yet an island of her seas<br>By foot of Saxon monk was trod.<ref name="ReferenceA"/>
|lingua=it
|lingua2=en
}}
Tuttavia, Schaff sostiene, "...questa inferenza non è assicurata. L'ignoranza è una cosa, e il rigetto di un errore per una conoscenza superiore è tutta un'altra cosa. ...Non c'è la minima prova che la Chiesa celtica avesse una concezione più elevata della libertà cristiana, o di qualsiasi principio distintivo positivo del protestantesimo..."<ref name=Schaff/>
=="Culdeo" nella narrativa==
*[[Stephen Lawhead]]'s novels ''Byzantium'', ''Patrick'', and the ''Celtic Crusades'' trilogy focus on the Cele De.▼
*J.P. Moore's short story [http://www.mytholog.com/fiction/moore_usefulvisions.html "Useful Visions"] is set in a Culdee monastery.▼
*Culdees are a prominent part of the story of the "The Tile Cutters' Penny" by Caiseal Mor▼
* In ''[[The Railway Series]]'' del [[W.V. Awdry|rev. W. Awdry]] c'è una [[ferrovia a cremagliera]] chiamata ''Culdee Fell Railway'' ("Ferrovia della Collina Culdea"). Una delle locomotive a vapore è chiamata ''Culdee'' ("Culdea"). Nella lingua immaginaria di Sudric dell'Isola di Sodor, si dice che ''Culdeo'' si traduce come "Compagno di Dio", la montagna prendendo nome dal santo patrono dell'isola, Machan. Il rev. Mr Awdry spesso usa nomi della religione e della [[Chiesa anglicana]] come toponimi nei suoi libri. L'isola immaginaria di Sodor dove ha luogo la serie, ad esempio, prende il nome da una diocesi della [[Chiesa anglicana]].
* In ''Sun Dancing'' di [[Geoffrey Moorhouse]], le sezioni immaginarie contengono un racconto di particolare asceta culdeo.
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* Una colonia di Culdei in Islanda appare nel romanzo fantastico di H. Warner Munn, ''Merlin's Ring''.
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==Note==
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