Leone Modena: differenze tra le versioni

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Bambino precoce, diventò un rinomato [[rabbino]] a [[Venezia]]. Tuttavia, la sua reputazione nell'[[ebraismo]] tradizionale soffrì per una serie di motivi, tra cui la sua inflessibile critica delle sette emergenti all'interno dell'ebraismo, una dipendenza dal [[gioco d'azzardo]], e la mancanza di carattere stabile. Quest'ultimo fattore gli impedì di maturare le sue doti: "Perseguì tutti i tipi di occupazioni per mantenersi, cioè quello di predicatore, insegnante a ebrei e cristiani, lettore di preghiere, interprete, scrittore, correttore di bozze, libraio, mediatore, commerciante, rabbino, musicista, sensale di matrimoni e produttore di amuleti".<ref>Heinrich Graetz, ''History of the Jews'' (trad. ingl.), vol. v. ch. iii.</ref>
 
Sebbene non riuscisse a rendersi famoso, Leon di Modena guadagnò un posto nella [[storia degli ebrei|storia ebraica]] in parte per le sue critiche dell'approccio [[Cabala|mistico]] all'ebraismo. Una delle sue opere più efficaci fu il suo attacco alla [[Cabala ebraica]] (''Ari Nohem'', pubblicato la prima volta nel [[1840]]). In esso, egli tentava di dimostrare che la "Bibbia dei Cabalisti" (lo [[Zohar]]) era una composizione moderna. Divenne più noto, tuttavia, come l'interprete dell'ebraismo per il [[cristianesimo|mondo cristiano]].
 
==Opere==