Utente:Lele giannoni/Sandbox: differenze tra le versioni

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Il funzionamento regolare dei corpi di mestiere era assicurato dai Giurati. Questo è il termine più usato negli statuti, ma sono chiamati anche ''Garde du métier'' ("guardie del mestiere") o ''Prud'hommes élus'' ("probiviri eletti"). Essi vegliavano sull'applicazione delle regole relative all'apprendistato e all'esercizio del mestiere, e godevano perciò del diritto d'ispezione. Inoltre si occupavano della gestione della cassa di mutuo soccorso. Infine, erano anche incaricati, per delega del Re, di far rispettare le leggi civili.
 
Anche i metodi di elezione dei Giurati variavano da corporazione e corporazione. Quando un signore della Corte era gran maestro di un mestiere, era lui che nominava i Giurati: era così per i panettieri (da parte del ''Panetier royal''); per ile corporazioni dei fabbricanti di serrature (da parte del ''Maître Maréchal''); per i calzolaicordovanieri (ad opera del Gran Ciambellano); per i carpentieri e muratori (da parte del ''Maitre Charpentier royal'', benché egli stesso non fosse un nobile, ma un membro del mestiere scelto dal Re). In qualche mestiere, per esempio gli orefici, i Giurati erano eletti dai soli maestri. In generale, ma gli statuti sono poco chiari sull'argomento, sembra che i Giurati fossero proposti dai maestri alla scelta del ''Prévôt de Paris'', che aveva il potere di nominarli e destituirli.
 
In quasi tutte le corporazioni i Giurati erano scelti fra i maestri. Solo in qualche raro mestiere, per esempio i follatori o i fabbricanti di spilli, erano ammessi dei lavoranti come giurati.
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Il numero di giurati andava da dodici, presso i panettieri e i ''regrattiers'', a uno solo presso i fabbricanti di serrature di latta o le fabbricanti di coroncine di fiori. La maggior parte dei corpi di mestiere ne contavano due tre.
 
I nuovi giurati prestavano giuramento di difendere il mestiere. Il mandato poteva avere una durata anche lunga: tre anni presso gli orefici. Ma, nella maggior parte dei casi, era di un anno. Queste funzioni prendevano molto tempo ed erano indennizzate attraverso un prelievo sulle ammende. Alcuni statuti (quelli dei ''tabletiers'', e dei sellai) prevedevano anche un contributo versato dai maestri<ref>Lespinasse 1879 pp. CXVIII-CXII</ref>.
 
===Le infrazioni e le multe===