Campo di concentramento: differenze tra le versioni

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[[File:Risiera di San Sabba 25.4.04.JPG|thumb|upright=1.4|L'ingresso della [[Risiera di San Sabba]], a [[Trieste]], uno dei campi di concentramento e di sterminio presenti in [[Italia]] durante la [[seconda guerra mondiale]], ora monumento nazionale e sede di un museo storico.]]
Il '''campo di concentramento''' (o '''internamento''') è una struttura carceraria all'aperto adatta alla [[detenzione]] di civili e/o militari. Si tratta solitamente di una struttura provvisoria, adatta a detenere grandi quantità di persone, in genere prigionieri di [[guerra]], destinati ad essere scambiati o rilasciati alla fine del conflitto.
 
Comunemente è formato da file di baracche o [[container]] disposti ordinatamente, contenenti dormitori, refettori, uffici e analoghe costruzioni necessarie alla reclusione dei prigionieri, e circondate da reticolati di filo spinato o altri tipi di barriere. Il perimetro del campo è sorvegliato da ronde di guardie armate.
 
I metodi e le finalità di sistematica eliminazione dei prigionieri, attuati in queste strutture nel [[XIX secolo]] nella [[guerra di secessione americana]] da ambedue le parti in conflitto, e nel [[XX secolo]], soprattutto da parte degli inglesi<ref name=":0" /> durante la [[seconda guerra boera]], nella [[Germania nazista]] e nell'[[Unione Sovietica]] negli anni intorno alla [[seconda guerra mondiale]], hanno fatto sì che nel linguaggio comune ''campo di concentramento'' sia spesso assimilato a [[campo di sterminio]], che ne è invece un sottotipo anomalo.