Utente:Lele giannoni/Sandbox: differenze tra le versioni

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La durata minima dell'apprendistato era rigorosammente regolamentata. Essa variava secondo i mestieri, senza un rapporto diretto con la difficoltà del lavoro. Era, per esempio, di dodici anni presso i trafilatori d'oricalco, e la metà presso i battitori dello stesso materiale.
 
L'ingresso nell'apprendistato richiedeva il pagamento di un prezzo, una somma di denaro versata al maestro a titolo d'indennità e di garanzia per le prime spese di mantenimento e d'istruzione. Solo certi mestiericorpi di mestiere (carpentieri, fabbricanti di brache) accettavano di scaglionarne il pagamento. Bisognava inoltre versare una quota d'ingresso alla cassa della confraternita, per i mestieri in cui esisteva.
 
La durata dell'apprendistato ed il prezzo erano fissati con un patto che sanciva l'accordo delle parti in presenza di uno o due Giurati e di vari maestri. E' probabile che nella maggior parte dei casi l'accordo fosse stipulato oralmente. I Giurati prima di concludere un patto si assicuravano della capacità del maestro e della sua solidità finanziaria; verificavano anche che avesse almeno un lavorante, per essere sicuri che l'apprendista non rimanesse mai solo a lavorare, ma che fosse sempre diretto e controllato.