Utente:Lele giannoni/Sandbox: differenze tra le versioni

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L'attività di vendita ambulante era oggetto di diffidenza da parte dei corpi di mestiere, che vi vedevano la possibilità di mettere in vendita prodotti adulterati. In generale, gli statuti autorizzavano un solo ambulante per bottega, e spesso era lo stesso padrone o sua moglie.
 
Eccettuata quella ambulante, la vendita di tutti i prodotti si doveva fare in bottega. Ma il venerdì e il sabato tutti commercianti dovevano chiudere bottega e recarsi alle ''[[Les Halles|Halles en Champeaux]]''. Dovevano così pagare al Re diritti supplementari di esposizione e di ''tonlieu'' (per esempio i tessitori versavano due [[denaro (moneta)|denari]] per la vendita di un panno intero nella loro bottega e sei denari se lo vendevano alle ''Halles''<ref>Lespinasse 1879 p. CXLV</ref>). Solo qualche mestiere, come i ''boucliers'', gli ''attacheurs'', i ''fermaillers'', i fonditori, i cappellai che lavoravano il cotone, affermavano di non essere obbligati a riguardo e di andare alle ''Halles'' di loro spontanea volontà<ref>Lespinasse 1879 pp. CXXXI-CXXXV</ref>.
 
===Le imposte, i diritti e i contributi in natura===