Oratorio della Beata Vergine della Porta: differenze tra le versioni

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{{Edificio religioso
|Nome = Oratorio della Beata Vergine della Porta<br />(''La Madonnina'')
|Immagine= Oratorio della Madonna della Porta Mirandola.jpg
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Nel 2000-2001 l'oratorio è stato ristrutturato.
 
Come tutti gli edifici del centro storico di Mitandola, anche la chiesetta della Madonnina è stata gravemente danneggiata dal [[terremoto dell'Emilia del 2012]]. Messa in sicurezza grazie ad un'ingabbiatura realizzata dai vigili del fuoco, attualmente l'edificio è ancora inagibile e in attesa di essere ristrutturato. La statua ella Madonnina è stata rimossa dalla facciata per motivi di sicurezza e collocata temporaneamente in una nicchia di legno a fianco dell'edificio.
 
==Descrizione==
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L'oratorio ha pianta quadrata, le pareti intonacate di colore giallo ocra. La cupola ottagonale lastricata in piombo sorregge una torretta cilindrica sormontata da una banderuola. La vetrata rotonda della facciata riprende l'immagine della Madonnina.
 
Sul timpano della facciata, fino al 2012, era collocata l'antica scultura delldella ''Madonna della Piazza'', di autore ignoto, scolpita in [[marmo di Carrara]] a grandezza naturale verso la metà del XV secolo, contemporaneamente all'edificazione del Palazzo muhicipale, sulla cui facciata rimase fino al 1796.
 
L'interno della chiesetta è caratterizzato da un ambiente in stile ionico a croce disegnato da tre cappelle e 4 altari. La prima cappella, entrando sulla destra, è dedicata alla Beata Vergine della misericordia e ospita l'unica copia esistente del XVIII secolo della ''Beata Vergine con il Bambino benedicente'' di [[Giovanni Bellini]], il cui l'originale è oggi esposto al [[Detroit Institute of Arts]], negli [[Stati Uniti d'America]].
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Al centro della sala vi è l'altare maggiore marmoreo, realizzato da Francesco Pacchioni, sovrastato dall'immagine ritenuta miracolosa della Vergine della Porta, risalente al XVI secolo. Il paliotto dell'altare, riccamente decorato con motivi floreali ed uccelli in scagliola colorata, è l'unico esempio rimasto in città.
 
Nella cappella sinistra, dedicata a [[santa Rosalia]], un dipinto del XVIII secolo raffigura la santa, anche se in realtà si tratta di una copia della seicentesca ''Santa Michelina da Pesaro'' di [[Federico Barocci]] cinservata ai [[Musei Vaticani]].
 
L'ultimo altare venne realizzato nel 1763, dopo la scoperta fortuita di un altro affresco degli inizi del XVI secolo raffigurante la Madonna delle grazie. L'opera votiva è di particolare interesse perchèperché ai piedi della Vergine con il Bambino è raffigurato un uomo con abiti principeschi rinascimentali in atto di ringraziamento. Si suppone che il personaggio rappresentato sia [[Giovan Francesco II Pico]] e che l'affresco sia un ''[[ex voto voluto]]'' dal principe per ringraziare la Madonna durante la contesa del 1499 coi fratelli Ludovico e Federico sul dominio della città.
 
La volta della cupola è affrescata con una ''Assunzione della Vergine'', mentre sul tamburo sono rappresentati cinque episodi mariani, il tutto realizzato da Giuseppe Gilli nel 1862. Altri dipinti mariani minori sono appesi alle pareti.