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Poi scelsero di vivere a [[Basilea]], dove lui si iscrisse alla [[Università di Basilea|locale università]], che frequentò fino ad ottenere il dottorato con una tesi sulla divisione del lavoro. In questo periodo Gel'fand conobbe [[Rosa Luxembourg]]<ref>Pietro Zveteremich, ''Il grande Parvus'', Milano, Garzanti, 1988, pagg. 23-24</ref>.
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Nel 1891 Gel'fand si trasferì a [[Stoccarda]], dove innanzitutto cambiò nome e si fece chiamare Alexander Helfand; Alexander per non suscitare sentimenti antisemiti, Helfand per germanizzare la grafia del cognome.
A Stoccarda iniziò a collaborare alla ''[[Die Neue Zeit|Neue Zeit]]'', allora la più importante rivista marxista del mondo, diretta da [[Karl Kautsky]].
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Nel 1896 venne affidata a Parvus la direzione della ''Sächsische Arbeiterzeitung'', il giornale socialista di [[Dresda]].
In questo ruolo si manifestarono per la prima volta le doti imprenditoriali di Helfand. Infatti quando ne assunse la direzione, il giornale era in passivo. Parvus capì che per risanare il bilancio bisognava che il giornale si dotasse di una tipografia. Così trovò fondi presso privati e presso i sindacati, comprò la tipografia e portò il giornale in attivo<ref>Pietro Zveteremich, ''Il grande Parvus'', Milano, Garzanti, 1988, pag. 31</ref>.
Dal suo giornale Parvus condusse alcune battaglie contro i moderati della SPD: ridicolizzò la tesi del crollo fatale del capitalismo contenuta nel [[Programma di Erfurt]]; pose il problema della conquista del potere con un articolo di cui si discusse al [[Seconda internazionale|congresso socialista di Londra]]. Nel 1897 fu Parvus ad iniziare dalla ''Sächsische Arbeiterzeitung'' la critica al [[revisionismo]] di [[Eduard Bernstein|Bernstein]]<ref>Pietro Zveteremich, ''Il grande Parvus'', Milano, Garzanti, 1988, pagg. 32-33</ref>.
Nel 1899 [[Lenin]] recensì gli articoli di Parvus apparsi sulla ''Neue Zeir'' dal titolo ''Il mercato mondiale e la crisi agraria'', raomandandone la lettura. Ed anche gli altri marxisti russi, come Plechanov e Axel'rod, si resero conto dell'importanza di questo opinionista, che dava lustro al marxismo russo<ref>Pietro Zveteremich, ''Il grande Parvus'', Milano, Garzanti, 1988, pag. 30</ref>.
==Note==
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