Personaggi di Indiana Jones: differenze tra le versioni

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=== Herman Dietrich ===
{{citazione|Selvaggio! Lei non può permettersi di chiedere niente! Noi prendiamo quello che vogliamo, e poi decideremo se far saltare in aria o meno la vostra nave.|}}
Il '''[[Colonnello]] Herman Dietrich''' ([[Wolf Kahler]]) è il terzo antagonista del film dopo René Belloq e Arnold Toht. Appare come il comandante della [[Wehrmacht]] del contingente militare nazista che ha il compito di recuperare l'Arca. Sadico, pratico, spietato e cinico, schernisce [[Personaggi di Indiana Jones#René Belloq|Belloq]] quando questi mostra interesse verso [[Marion Ravenwood|Marion]], ordinando a Toth di gettarla nel "Pozzo delle Anime". Morirà anche lui quando l'Arca viene aperta, con il volto rimpicciolito fino ad implodere ed in seguito gli [[occhi]] gli usciranno dalle orbite, nonostante (essendo un [[Nazionalsocialismo|nazista]]) avesse espresso dei dubbi su quel "rituale [[Ebraismo|ebraico]]".
 
=== Arnold Ernst Toth ===
{{citazione|Fraulein Ravenwood, le faccio vedere io con che gente sono abituato a trattare.|}}
'''Arnold Ernst Toth''' ([[Ronald Lacey]]) è l'antagonista secondario del film e un sinistro pezzo grosso della [[Gestapo]] che tenta di rubare il medaglione in possesso di Marion prima che Indiana Jones riesca ad entrarne in possesso. Durante la sparatoria all'interno del bar che Marion gestisce fallirà, ustionandosi gravemente una mano proprio con il medaglione, in quel momento ardente perché a contatto con il fuoco (che gli lascerà la sua "impronta" indelebile). È un personaggio serio, duro e gli piace andare dritto al punto. Dimostra anche una vena sadica, non disdegnando la tortura (minaccerà Marion con un tizzone ardente). È inoltre imprevedibile, come quando estrae dalla borsa un arnese costituito da catene (che poi trasforma in un appendiabiti per il suo soprabito) prima di interrogare Marion nella tenda di Belloq. Nel momento in cui viene aperta l'Arca, egli muore atrocemente, con il volto corroso fino al teschio dalla forza ultraterrena.
 
=== Sallah ===
{{citazione|L'Arca. Se è vero che si trova a Tanis, è una cosa che l'uomo non può permettersi di profanare. La morte l'ha sempre circondata. Non è un oggetto terrestre.|}}
'''Sallah Mohammed Faisel el-Kahir''' ([[John Rhys-Davies]]) è il più abile scavatore [[Egitto|egiziano]] e uno dei protagonisti della pellicola. Uomo corpulento e affidabile, aiuta Indy in più di un'avventura. Stando a quel che dice lo stesso Indiana verso la fine del primo film, Sallah è il suo più grande amico. Ha molti figli (presumibilmente 8 o 9, a detta di Marion) che compaiono all'inizio della sua prima scena e quando trovano Indy nello stesso bar dove ha incontrato Belloq, salvandolo dall'imboscata che il francese gli aveva teso. Compare anche nel terzo film, intitolato [[Indiana Jones e l'ultima crociata]], dove aiuta Indy, suo padre e Marcus Brody nel deserto dove si trova la Gola della Luna Crescente e il Tempio di Alexandretta, ove è custodito il Sacro Graal. Dopo questo episodio non si hanno più notizie di lui.
 
=== Magg. Gobler ===
{{citazione|Voglio dire che sono ormai circa tremila anni che l'uomo sta andando alla ricerca dell'Arca Perduta. Non bisogna prenderla alla leggera. Nessuno conosce i suoi segreti. Nessuno di noi ha mai tentato niente di simile.|}}
{{citazione|Potremmo usare la ragazza.|}}
Il '''magg. Gobler''' ([[Anthony Higgins]]) è il silenzioso assistente di Dietrich, lo segue sempre ed ha la funzione di guardia del corpo. Morirà dopo un duro inseguimento, spinto da Indiana giù da un precipizio, insieme ad alcuni suoi soldati che erano con lui nella sua auto.
 
=== Marcus Brody ===
Il '''signor Brody''' ([[Denholm Elliott]]) è il responsabile di un [[museo]] e conosce Indiana Jones sin da quando questi era ancora piccolo. Sarà presente come Sallah, anche in [[Indiana Jones e l'ultima crociata]]. Anche se dipinto come uomo di grande cultura, spesso è molto goffo negli atteggiamenti, e di certo non caratterizzato come un effettivo uomo d'azione (celebre il dialogo tra Indy e il padre, in [[Indiana Jones e l'ultima crociata]], in cui si imputa a Marcus di essersi addirittura perso nel suo stesso museo). Si scopre nel quarto film che Marcus muore a cavallo tra il [[1955]] e il [[1957]] (non verranno menzionati ulteriori dettagli). In base a quanto affermato ne ''Indiana Jones: The Ultimate Guide'' (un libro di 143 pagine scritto da [[James Luceno]] nel 2008) Marcus Brody è nato in [[Inghilterra]] nel [[1878]] ed è morto nel [[1956]].
 
=== Satipo ===
{{citazione|Adios, seňor!|}}
'''Satipo''' ([[Alfred Molina]]) è un agente che aiuta [[Indiana Jones]] a recuperare l'Idolo della fertilità all'inizio del film. Uomo sudamericano, si rivelerà un doppiogiochista, tradendo lo stesso professore per fare soldi (stando alla versione videoludica LEGO del film, lavorava in segreto per Belloq), ma tentando di fuggire con la preziosa reliquia morirà orribilmente in una trappola all'interno della grotta (un sistema di lame appuntite che scatta quando qualcosa entra in contatto col fascio di luce), della quale si era dimenticato.
 
=== Simon Katanga ===
{{citazione|La mia cabina è loro. Mr. Jones, ho sentito molto parlare di lei e devo dirle che lei è esattamente come la immaginavo.|}}
'''Simon Katanga''' ([[George Harris]]) è il [[Capitano]] della "Bantu Wind", una grossa nave da commercio che aiuterà Indy e Marion a trasportare l'Arca dell'Alleanza. Non riesce a impedire che la sua nave venga abbordata dalle forza Naziste, ma cercherà comunque di aiutare Jones e Marion.
 
=== Abner Ravenwood ===