Libertà individuali: differenze tra le versioni

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I primi teorici di questo tipo di libertà si perdono nel tempo, ma furono i liberali inglesi del XVII-XVIII secolo, tra cui spicca il nome di [[John Locke]]. a classificarli e razionalizzarli gerarchicamente.
 
Secondo Locke, il primo diritto individuale istintivamente rispettato e difeso da ogni membro di una comunità è il diritto alla vita di ogni suo membro. A questo diritto ne conseguono altri, che possono essere dedotti come conseguenza del primo. In ordine gerarchico, il secondo è la libertà personale, poi la proprietà privata, ed al quarto posto la salvaguardia della salute (<ref> Tale sequenza fu riportata da [[Thomas Jefferson]] nella [[Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti|Dichiarazione di Indipendenza di Philadelphia]], salvo la sostituzione della proprietà privata con il ''perseguimento della Felicità''. Diversi autori, tra cui ''Marco Bassani'', hanno prodotto fiumi di inchiostro per equiparare o diversificare le due locuzioni del terzo diritto.</ref>).
 
In Locke, la difesa dei diritti individuali è riservata ai soli cittadini, i quali per questo versano tributi. Le elaborazioni successive (Voltaire) modificarono tale concezione, distinguendo in essi i '''''diritti dell'uomo''''', da '''''difendersi''''' in ogni essere umano, ed i '''''diritti del cittadino'''''¸ da '''''garantirsi''''' solo a quest'ultimo.