Chiesa di Santa Maria di Monserrato (Palermo): differenze tra le versioni

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* [[1624]], Le strutture sono adibite nuovamente a lazzaretto per la nuova ondata di peste.
* [[1668]], Trasformazione in ospizio per fanciulle povere della [[#Rifugio e conservatorio delle povere di Cifuentes|Congregazione del «Rifugio dei Poveri»]], sodalizio istituito nel 1632. La nuova destinazione provoca l'incremento di nuovo fervore e sostenitori patrocinatori.<ref> {{Cita|Gaspare Palermo Volume quinto|pp. 125}} </ref>
* [[1690]] 4 aprile, L'arcivescovo [[Arcidiocesi di Palermo#Cronotassi dei vescovi|Ferdinando Bazan y Manriquez]]<ref> {{Cita|Gaspare Palermo Volume quinto|pp. 128 e 129}} </ref> su suggerimento del predicatore [[Antonio da Olivadi]] (al secolo [[Giuseppe Punteri]]) guida a Palermo dei missionari cappuccini<ref> {{Cita|Gaspare Palermo Volume quinto|pp. 130}} </ref>, organizza una processione per la raccolta di elemosine verso i luoghi della zona del Reclusorio, in quanto rievocavano il paesaggio del [[Calvario]] della [[Passione di Cristo]]. In quella occasione furono piantate sulla pianura antistante la villa sei croci e una dinanzi laalla scala d'ingresso della cappella. Da quel momento l'area fu indicata con il toponimo [[Piano delle sette Croci]]. [[Arcidiocesi di Siracusa#Cronotassi degli arcivescovi|Asdrubale Termini]] intitola la chiesa col nome di «Maria dei Sette Dolori».
* [[1844]], La proprietà è assegnata dal tribunale a [[Ernesto Wilding]], principe di Butera.
* [[1853]], Realizzazione della facciata in seguito all'apertura del [[Viale della Libertà (Palermo)|viale della Libertà]] diretta dall'architetto [[Giovan Battista Filippo Basile]] successivamente alla realizzazione del [[Giardino Inglese]] [[1851]].