Personaggi secondari di Inuyasha: differenze tra le versioni

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All'interno della sfera, la sua anima e quella di Midoriko si combattono in una eterna battaglia senza fine. Tuttavia, come si vede appunto nella scena finale, al contrario della sua grande nemica, che essendo la luce della sfera può muoversi liberamente anche nella parte malvagia, lui non può fare lo stesso nella parte buona, siccome verrebbe purificato all'istante non essendo più protetto dall'oscurità. Dal suo spirito impuro è così nato "Magatsuhi", lo spirito perverso della sfera.
 
L'antico demone malvagio ricompare nella parte finale della serie quando, veicolando il karma della sfera, tenta di intrappolare all'interno le anime di Naraku, ormai morto ma pronto a "risorgere" all'interno della sfera, e Kagome, sul punto di esprimere un desiderio egoistico per salvarsi dall'oscurità che le farà perdere i voti di sacerdotessa, per dar vita ad una eterna lotta tra anime dannate per non fare esaurire il ciclo infinito dei quattro spiriti, così che prima o poi in un'altra epoca essa finirà nelle mani di un essere malvagio che la utilizzerà per i suoi intenti oscuri, processo che si ripeterà in eterno. Inuyasha, entrato egli stesso nel gioiello tramite Meido Zangetsuha, lo fa letteralmente a pezzi con il Taglio del Vento, ma dai brandelli di carne nascono i demoni minori che lo compongono, siccome non può essere ucciso fino a quando esiste la parte oscura della sfera.
 
Nel manga, dopo che Inuyasha ha tagliato con Meido Tessaiga il punto di luce nell'oscurità per riuscire a raggiungere Kagome, la sfera smette completamente di luccicare e di parlare, chiaro segno che la parte buona del gioiello è riuscita a purificare per sempre sia la parte malvagia sia i demoni. Nell'anime, al contrario, i demoni svaniscono nella luce quando Kagome esprime il desiderio corretto e fa scomparire la sfera.