Amedeo Vergani: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m ortografia |
m →L'attività fotogiornalistica: Orfanizzo redirect, replaced: [[Airone (rivista)| → [[Airone (periodico)| |
||
Riga 34:
Tra le varie esperienze nel [[1968]] fu tra i primi occidentali a visitare l'[[Albania]] maoista di [[Enver Hoxha|Hoxha]], per l'epoca fu un vero e proprio viaggio scoop, e le sue foto vennero pubblicate su molte tra le più importanti testate. Seguono [[Balcani]], [[Medio Oriente]], Paesi dell'area islamica [[Africa subsahariana|subsahariana]] e [[Nordafrica|Nord Africa]] dove documentò in particolare la vita delle popolazioni nomadi, compresi territori al centro di guerre e guerriglie come il [[Kurdistan]] o il [[Sahara Spagnolo]] durante il periodo della decolonizzazione e delle prime azioni del [[fronte Polisario]]. Durante questi anni avviò una sempre più intensa collaborazione con il Centro Iconografico dell'''Istituto Geografico [[De Agostini|DeAgostini]]'' realizzando servizi di documentazione sulla vita e le tradizioni di alcuni paesi dell'[[Europa]] e del [[Medio Oriente]] e collaborando alla realizzazione di una serie di volumi sull'[[Italia]] rivisitando il Paese attraverso gli [[italiani]].<ref>[http://www.laprovinciadicomo.it/stories/Homepage/254365/ Addio ad Amedeo Vergani, maestro fotoreporter - Homepage - La Provincia di Como - Notizie di Como e Provincia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
Nel [[1977]] lasciò il giornale del quale era dipendente e contemporaneamente anche la macchina da scrivere, per dedicarsi, attraverso la libera professione, esclusivamente al giornalismo fotografico come inviato su temi di carattere geografico-sociale, culturale e folklorico sia in [[Italia]] che in molti paesi in giro per il mondo. La libera professione fu uno strumento di maggior libertà professionale e il giornalismo fotografico fu un passepartout per allargare al di là delle barriere linguistiche l'area delle riviste attraverso le quali proporre gli argomenti dei propri reportage realizzati in giro per il mondo. Come “inviato freelance” collaborò alle principali riviste illustrate europee con rapporti intensissimi con testate italiane “storiche” come ''Atlante'', ''[[Gente (rivista)|Gente Viaggi]]'', ''[[Natura Oggi]]'', ''Week End'', ''[[A Tavola]]'', ''[[Epoca (rivista)|Epoca]]'', ''[[Meridiani (mensile)|Meridiani]]'', ''[[Capital (rivista)|Capital]]'', ''[[Focus]]'', ''[[Airone (
Attraverso il proprio archivio fotografico fornì immagini per le più disparate iniziative editoriali sia in [[Italia]] che all'estero ed in particolare per libri e volumi illustrati come ''Majestuese Italie'' edito da ''[[Atlas (casa editrice)|Atlas]]'' di [[Parigi]], ''Ägypten'' e ''Sűdtirol'', entrambi nella ''Collection [[Merian]]'' tedesca (serie sul mondo visto attraverso le immagini dei più prestigiosi fotografi), ''Giobbian'' edito da ''[[Arnoldo Mondadori Editore|Electa Editore]]'', ''Fiere, Santi, Miracoli nell'Alta Brianza'', ''Il palio di Feltre'', ''L'acropoli di Atene'', ''I palazzi di Creta'', ''I palazzi del Canal Grande'' e ''Cina: il volto di un grande Paese'' editi dall'''Istituto Geografico [[De Agostini|DeAgostini]]'' e ''Lavoro artigiano in Lombardia''. Ha inoltre collaborato all'illustrazione di importanti opere grafiche come ''Il Milione'' edito da ''[[De Agostini|IGDA]]'' [[Novara]], ''Il Grande Atlante'' e ''La Geografia di Biagi'' della [[Rizzoli]] di [[Milano]].
|