Stile Impero (arredamento): differenze tra le versioni

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Nei dieci anni che separano la fine dello stile Luigi XVI e l'avvento dell'Impero, l'arredamento in Francia è conosciuto col nome [[Stile Direttorio]]. Si assiste da una parte ad una semplificazione delle forme del Luigi XVI e dall'altra ad un irrigidimento della linea del mobile che prelude all'Impero. All'inizio dell'Ottocento l'arte diventa un veicolo di affermazione della fortuna politica napoleonica. Con l'Impero, negli arredi si conclude la ricerca costante di forme e di decorazioni ispirate all'antichità, in particolare al mondo degli egizi, dei greci e dei romani: i bronzi dorati sono realizzati a forma di tralci di acanto e di vite, ghirlande di alloro, di foglie di quercia e fiori, di figure mitologiche, grifi e sfingi, stelle e palmette, ninfe danzanti. Motivo tipico del nuovo gusto, tra quelli ideati dai due architetti, è la ''N'' entro due serti di alloro. Disegni allegorici per i bronzi e per gli intagli dorati sono le api (attività nel lavoro utile), le aquile (dominio imperiale), i cigni (purezza di ideali).
 
Nella prefazione alla loro pubblicazione Percier e Fontaine leggiamoː «On se flatterait en vain de trouver des formes préférables à celles que les Anciens nous ont trasmises.» <ref>«Invano ci potremmo illudere di trovare forme preferibili a quelle che gli antichi ci hanno trasmesso.»</ref> Scrive in proposito [[Mario Praz]]ː «Cominciarono con decorazioni pompeiane, le chiamavano "etrusche" tanto in Francia che in Inghilterra, [...] e adoperavano una gamma di colori che fa pensare alle delicatezze delle allora popolarissime [[ceramiche di [[Wedgwood]]. Ecco un interno pompeiano, solo ammobiliato d'un letto e d'un comò di mogano, d'ispirazione antica, adorni di pochi bronzi.»<ref>{{cita|Praz| p. 177.}}</ref>
Ancora Praz ci traduce un opuscolo del tempo che contiene la descrizione della toletta della nuova imperatrice dei Francesi [[Maria Luisa d'Asburgo-Lorena|Maria Luisa]], qui riassuntoː intorno allo specchio due candelabri sostengono un serto di fiori, chiuso in basso da un putto in volo che rappresenta il Piacere; a Flora presentano il loro cuore i Geni del Commercio, dell'Industria, del Gusto e dell'Armonia; sui due candelabri si posano i Geni delle Scienze e delle Belle Arti, proni davanti a Flora.<ref>{{cita|Praz| p. 187.}}</ref>
[[File:Fontainebleau salle trone1.jpg|thumb|Fontainebleau, sala del trono]]
Due diverse tendenze convivono nella produzione degli arredi Impero: una eroica, grandiosa e solenne che caratterizza le dimore imperiali e quelle dell'entourage di [[Napoleone I]]; l'altra più contenuta e discreta, destinata ai privati e adattata alle esigenze della nascente e ricca borghesia. Le linee semplici, diritte o lievemente incurvate, danno un senso di snellezza, ma anche di forza. Lo stile è legato anche al passaggio della produzione di arte decorativa dall'artigianato all'industriaː in Francia si utilizzano seghe meccaniche per tagliare il legname. Fa la sua comparsa la [[carta da parati]], dipinta a colori tenui e con minuscoli decoriː è usata nelle camere da letto e negli ambienti di piccole dimensioni. Lo stile Impero dilagò oltre i confini della Francia e esempi se ne trovano anche in epoche successive, specialmente in Russia, negli USA e in Brasile.