Dottrine cristologiche dei primi secoli: differenze tra le versioni

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==Novazionismo==
Questo movimento ereticale e scismatico prende il nome dal presbitero romano [[Novaziano,]] che, avevadopo fattoun'iniziale parteposizione delmoderata presbyteriumsulla dicontroversa Romaquestione dei "[[lapsi]]", chesi avevafece governatosostenitore quelladi Chiesauna perlinea qualchemolto meserigorosa dopoe intransigente, mettendosi in netto contrasto con la morteposizione delufficiale vescovodella FabianoChiesa: eper chequesto avevafu aspiratoscomunicato inutilmenteda aun farsi[[concilio]] eleggereromano comenel successore[[251]].
# perSecondo [[Novaziano,]] la [[Chiesa]] deve essere costituita da un piccolo gruppo di spirituali, che inevitabilmente vivono in conflitto con la città terrena: si(in tratta, quindi, disostanza una Chiesa di [[profeta|profeti]] e di [[martire|martiri;]]), mentre per i [[vescovo|vescovi]] la [[Chiesa]] è un popolo che deve riunire tutti i fedeli, con i loro diversi livelli di spiritualità.
Dopo un'iniziale posizione moderata sulla controversa questione della linea da adottare nei confronti dei "lapsi", Novaziano si fece sostenitore di una linea rigorosamente intransigente, si mise in aspro contrasto con la posizione ufficiale della Chiesa (da lui criticata ed accusata di contaminarsi con i peccatori) e fu scomunicato da un concilio romano nel 251.
Il contrasto[[Novaziano]] fraed i vescovisuoi eseguaci Novazianopredicavano èil l'espressionerigorismo dell'esistenzadottrinale frae ila Cistianinecessità di dueun concezionirinnovamento assaispirituale diverseall'interno della [[Chiesa:]].
# per Novaziano, la Chiesa deve essere costituita da un piccolo gruppo di spirituali, che inevitabilmente vivono in conflitto con la città terrena: si tratta, quindi, di una Chiesa di profeti e di martiri;
# per i vescovi, invece, la Chiesa è un popolo che deve riunire tutti i fedeli, con i loro diversi livelli: l'élite di spirituali (come i monaci) e la massa enorme di cristiani comuni.
Pertanto, Novaziano ed i suoi seguaci predicavano il rigorismo dottrinale e la necessità di un rinnovamento spirituale all'interno della Chiesa.
Grazie al favore di alcuni imperatori romani le comunità ecclesiali novaziane si diffusero rapidamente in tutto l'Impero romano e fiorirono fino al VI secolo.
 
==Donatismo==
PrendeIl Donatismo prende il nome da [[Donato di Case Nere]] (nel 315 successore di Maggiolino sulla cattedra episcopale[[vescovo]] di [[Cartagine]]). Questa dottrina -[[eresia]] natanasce e sviluppatasisi nell'Africasviluppa ein fiorita soprattuttoAfrica nel [[IV_secolo|IV sec.]] -e prende le mosse da unadalla critica intransigente nei confronti di quei vescovi che non avevano resistito alle persecuzioni di [[Diocleziano]] ed avevano consegnato ai magistrati romani i libri sacri:. Secondo i donatisti i sacramenti amministrati dai sacerdoti ordinati da questi vescovi "malvagi", "traditores" della fede, apostatisacerdoti non sarebbero validi. Ciò significaporterebbe chea considerare i [[sacramento|sacramenti]] non avrebbero efficaciaefficaci di per sé, ma dipendonodipendenti dalla dignità di chi li amministra.
Questa eresiadottrina, combattuta dai papi e da [[Sant'Agostino_d'Ippona|sant'Agostino]], tende a congiungersi a fenomeni di rivolta sociale e con le violenze perpetrate dalle bande armate degli operai agricoli e dei Circoncellioni (vagabondi disoccupati), assumendoassunse cosìanche una dimensione rivoluzionaria con rivendicazioni sociali, come la cancellazione dei debiti, il terrorispoterrorismo nei confronti dei padroni terrieri, eccetc.
Nacque anche una Chiesa scismatica africana: una «Chiesa dei santi», «dei martiri»,composta deiper combattentilo illibati,più deida fanatici che desideravano e cercavano il martirio. Addirittura, nell'ansia spasmodica del martirio, i Donatisti arrivarono ad organizzare dei grandi suicidi in massa: buttandosi dai burroni o facendosi bruciare vivi sui roghi.
Dopo che nel 321 i Donatisti con le loro lotte avevano ottenuto la tolleranza da parte del potere imperiale, novant'anni dopo, nelNel 411, l'imperatore Onorio li dichiarò fuorilegge. Poi, le invasioni dell'Africa cristiana da parte dei [[Vandali]] (nel [[429]]) prima e degli [[Arabi]] dopo sommersero questa Chiesa.
 
==Arianesimo==
L'Arianeimo è il movimento teologico più rilevante del IV secolo ed esprime una tendenza “subordinazionista”. Ario, prete di Alessandria in Egitto (256-336), volendo porre la figura del Padre in posizione preminente all'interno della Trinità, non solo subordina il Figlio al Padre, ma tende a ridurre la figura di Gesù alla dimensione umana, soltanto somigliante a quella divina (homoiousìa = "somiglianza"). Per Ario soltanto il Padre è assolutamente trascendente (non generato, non divenuto, eterno, senza principio, “increato”: unico e solo vero Dio): quindi Gesù non è veramente Dio, anche se - in quanto suo figlio - partecipa alla grazia divina, ed anche il Verbo (o "Logos") non è vero Dio. Infine, anche l'Arianesimo – come il Manicheismo – condurrà poi ad una visione dualistica ed al rifiuto del mondo.
Già nel 320, un Concilio di Alessandria d'Egitto, diretto dal vescovo Ales-sandro, condanna l'Arianesimo. Poi, nel 325, durante il Concilio di Nicea (su circa 250/300 vescovi presenti soltanto 3 o 4 sono occidentali: lo stesso Silvestro, vescovo di Roma, si fa rappresentare da due preti), l'imperatore Costantino - su indicazione di Atanasio (futuro vescovo di Alessandria) - fa condannare l'Arianesimo, imponendo il cosiddetto Simbolo (o Credo), rafforzando il testo originale proposto da Eusebio di Cesarea con la definizione di homooùsios (= consustanziale al Padre) attribuita al Cristo.
Dopo alcuni decenni di confusione e di incertezza (anche a causa del mute-vole atteggiamento degli imperatori) l'Arianesimo fu estirpato dalle regioni occidentali già alla fine del IV secolo e fu colpito duramente dall'abrogazione - compiuta da Teodosio - delle misure di tolleranza già emanate dall'imperatore Valentiniano II. Tuttavia, grazie all'opera missionaria condotta nel IV secolo fra i Goti da parte del «lettore» Ulfila (compositore di libri sacri, scritti con un nuovo alfabeto – chiamato «gotico» – che sostituì gli antichi caratteri «runici»), l'Arianesimo conobbe una grande diffusione fra i popoli germanici, fra i quali fiorì almeno fino al VII secolo.