Tina Modotti nacque ad [[Udine]], nel quartiere di Borgo Pracchiuso, il 16 agosto del [[1896]] (la data è però registrata il 17 agosto)<ref name=":0">{{Cita libro|autore=|nome=Vanna|cognome=Antonioni|titolo=Tina Modotti - Dialoghi di una vita|url=https://books.google.it/books?id=N2VWAwAAQBAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false|accesso=2017-03-14|data=2013-07-18|anno=|editore=Aletti Editore|città=|lingua=it|p=|pp=|ISBN=9788859112563}}</ref> da una famiglia operaia, aderente al [[socialismo]] di fine Ottocento. Il padre, Giuseppe Modotti, era un meccanico e carpentiere, mentre la madre, Assunta Mondini Saltarini èera una casalinga e cucitrice.<ref name=":0" /> VieneVenne battezzata il 27 gennaio [[1897]] e fu suo padrino sarà un [[Anarchia|anarchico]] socialista di professione calzolaio, Demetrio Canal.<ref name=":0" /> La sua casa era un'abitazione fatiscente di due piani in via Pracchiuso numero 113.<ref name=":0" />
Tina ha solo due anni quando la sua famiglia, per ragioni economiche, si trova costretta ad emigrare in [[Austria]]. Lì nascerannonacquero gli altri quattro fratelli: Valentina detta Gioconda, Jolanda Luisa, Pasquale Benvenuto ed Ernesto che moriràmorì a soli tre anni di meningite (non verràvenne più menzionato all'interno della famiglia).<ref name=":0" /> Nel [[1905]], ritornano ad Udine, dove Tina frequenta con profitto le prime classi della scuola elementare. A dodici anni lavoralavorò come operaia nella fabbrica tessile Raiser alla perfieria della città per contribuire al mantenimento della numerosa famiglia, essendo il padre emigrato in [[America]] in cerca di lavoro.<ref name=":0" /> Lo zio paterno Pietro Modotti ha uno studio fotografico <ref>http://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/tina-modotti/</ref> e qui Tina apprende, frequentandolo, le sue prime nozioni di fotografia.