Incidente di Goiânia: differenze tra le versioni

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L'''Istituto Goiano de Radioterapia'' (IGR), si trovava a 1 km a nord-ovest di Praça Civica, il centro amministrativo della città. Nel [[1985]] fu trasferito in una nuova sede, lasciandosi dietro un'unità di [[teleterapia]] acquistata nel 1977 e mai rimossa. Il destino del sito abbandonato fu oggetto di una disputa in tribunale tra la IGR e la [[Società San Vincenzo De Paoli]], proprietaria dei locali. In data 11 settembre [[1986]], la Corte di Giustiza dichiarò di essere a conoscenza del materiale [[radioattività|radiologico]] abbandonato nella struttura. Quattro mesi prima dell'incidente, il 4 maggio [[1987]], Saura Taniguti, allora direttore del Ipasgo (istituto di assicurazione per i dipendenti pubblici), ricorse alle forze di polizia locali per evitare che uno dei proprietari della IGR, Carlos Figueiredo Bezerril, rimuovesse gli oggetti lasciati nella struttura abbandonata. Successivamente Bezerril dichiarò che il presidente della Ipasgo, Licio Teixeira Borges, avrebbe dovuto assumersi la responsabilità "per ciò che sarebbe accaduto con la bomba di cesio". La corte inviò una guardia di sicurezza per proteggere le apparecchiature pericolose abbandonate. Nel frattempo, i proprietari di IGR scrissero diverse lettere alla Commissione Nazionale per l'Energia Nucleare, mettendoli in guardia sul pericolo di mantenere una unità di [[teleterapia]] in un sito abbandonato, impossibilitati a rimuovere l'apparecchiatura da soli visto il divieto imposto dal tribunale a procedere.
 
=== L'acceleratore lineare del centro ===
{{vedi anche|acceleratore lineare}}
L'[[acceleratore lineare]] in un uso nel centro nell'unità di [[radioterapia]] Cesapan F-3000 disegnato dalla ''Baranzetti & C.'' di [[Milano]] negli anni '50 e prodotto dalla ''Generay Spa'', la macchina venne acquistata nel [[1977]] fu utulizzata fino al [[1985]] quando il centro venne abbandonato in attesa di una nuova sede, la macchina utilizzava il [[cesio-137]] sotto forma di [[cloruro di cesio]]che rilasciava [[raggi gamma]] di una potenza massima di 0,66 [[elettronvolt]] e [[raggi beta]] con una potenza massima di 1,17 elettronvolt, mentre la radiotattività della macchina era di 50,9 [[terabecquerel|TBq]] ementre il materiale radioattivo pesava 0,093 kg e aveva un'attività di 0,55 [[terabecquerel|TBq]]<ref>[https://hubpages.com/politics/The-Beautiful-Blue-Glow-the-Goinia-radiation-disaster A mysteriously beautiful glowing substance caused the death of 4 people in Brazil in 1987- Goiânia radiation disaster]</ref><ref>[http://citeseerx.ist.psu.edu/viewdoc/summary?doi=10.1.1.472.5952 GOIÂNIA RADIOLOGICAL ACCIDENT]</ref>[http://www-pub.iaea.org/MTCD/publications/PDF/Pub815_web.pdf .
=== Il furto ===
Il 13 settembre la guardia responsabile della sicurezza durante il giorno, Voudireinão da Silva, non si fece vedere al lavoro prendendosi un giorno di malattia per partecipare alla proiezione del film ''[[Herbie sbarca in Messico]]'' con la famiglia. Lo stesso giorno gli spazzini Roberto Alves dos Santos Mota e Wagner Pereira entrarono nell'impianto dove trovarono l'unità di [[teleterapiaradioterapia]]. Una volta caricata su una [[carriola]] la portarono a casa di Alves a circa 0,6&nbsp;km a nord della clinica per smontarla, pensando di poterla rivendere come rottame. Quella stessa sera apparirono i primi sintomi di [[nausea]] senza tuttavia che i due interrompessero il loro lavoro. Il giorno seguente Pereira cominciò ad accusare [[vertigine (medicina)|vertigini]] e [[diarrea]] e una delle sue mani cominciò a [[edema|gonfiarsi]]. In breve tempo si sviluppò sulla stessa una [[ustione|bruciatura]] della stessa forma e dimensione dell'apertura praticata all'apparecchio che un mese dopo portò all'[[amputazione]] dell'intero braccio. Il 15 settembre Pereira si fece visitare da una clinica locale dove gli furono diagnosticati sintomi compatibili con una intossicazione alimentare e gli fu detto di tornare a casa e riposarsi. Alves continuò quindi da solo a smantellare le attrezzature seduto sotto un albero di [[mangifera indica|mango]] nel suo cortile di casa fino a liberare la capsula di [[Cesio-137]] protetta dalla testa rotante.
[[File:Rua57.jpg|250px|left|thumb|Luogo dove si trovava la casa di Roberto dos Santos in Rua 57 e dove la sorgente radioattiva rimase per sei giorni.]]