Intel Core Microarchitecture: differenze tra le versioni

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A partire dall'introduzione dell'architettura Core, successiva alla [[NetBurst]] e avvenuta a metà [[2006]], Intel ha dichiarato l'intenzione di presentare una nuova architettura ogni 2 anni, in modo da poter tenere il passo con la famosa [[Legge di Moore]]. Per aumentare le prestazioni di una CPU mantenendone sotto controllo anche il consumo energetico è necessario non solo ottimizzarne l'architettura, ma anche realizzare i nuovi dispositivi con processi produttivi sempre più raffinati.
 
Per limitare gli imprevisti delle innovazioni tecnologiche necessarie al rinnovamento generazionale dei propri processori, a partire dagli inizi del [[2006]] Intel ha iniziato a seguire una strategia denominata "[[Intel Tick-Tock|Tick-Tock]]": prima viene introdotta una nuova tecnologia produttiva sulla base di un'architettura già collaudata (la fase "''Tick''") e in seguito, quando tale tecnologia è in grado di fornire [[resa produttiva|rese]] elevate, la si adotta per produrre una nuova architettura (la fase "''Tock''").
 
I primi esponenti di questa nuova filosofia di progetto, furono i processori [[Pentium D]] [[Presler]] (che avevano praticamente la stessa architettura dei precedenti [[Smithfield (informatica)|Smithfield]]) con cui venne introdotto il processo produttivo a [[65 nm]] (fase "''Tick''"). Dopo aver collaudato la nuova tecnologia costruttiva con queste CPU, Intel passò alla nuova architettura Core dei [[Core 2 Duo]], prodotta sempre a 65 nm (fase "''Tock''").