Radithor: differenze tra le versioni

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La diffusione di pasticche, pozioni e creme radioattive risale ai primi anni del Novecento e può essere collegata alle teorie [[omeopatia|omeopatiche]] e alla [[medicina]] fisica dell'[[XIX secolo|Ottocento]], ma anche agli interventi del [[fisiologo]] [[Germania|tedesco]] [[Georg Wendt]] che riferivano di effetti benefici ottenuti sui topi grazie dall'esposizione al [[Radio (elemento)|radio]]. Anche in Italia, nei suddetti periodi, si annoveravano campagne pubblicitarie e vendite di prodotti naturalmente o artificialmente radioattivi, su scala minore, e senza la ricaduta legale che subì il Radithor. Molto nota quella di famose acque minerali.
 
Grazie ad una riuscita campagna pubblicitaria, il Radithor fu venduto in 400.000 flaconi nel periodo che va dal [[1925]] al [[1930]], e tra i consumatori vi era il [[sindaco]] di [[New York]] [[James J.Walker]] e il noto magnate e golfista [[Eben Byers]],<ref name="R"/> la cui malattia e la conseguente morte per avvelenamento da radio allertò l'opinione pubblica sulle caratteristiche del Radithor.
 
In quegli anni la [[Food and Drug Administration]] (FDA) non era in grado di promuovere azioni legali contro case produttrici di farmaci, quindi fu la Federal Trade Commission, nel [[1928]], ad impegnarsi in uno studio sulle proprietà terapeutiche del prodotto ed il 5 febbraio del [[1930]] l'azienda venne imputata di propagandare sia la non pericolosità del prodotto ed anche una efficacia ingannevole.