Irene di Spilimbergo: differenze tra le versioni
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Nella raccolta di Dionigi Atanagi furono compresi questi versi di Torquato Tasso:
{{q|Quai leggiadri pensier, quai sante voglie<br />
dovea viva destar ne l'altrui menti<br />
questa del Gran Motor gradita figlia!<br />
Poi c'hor dipinta (o nobil meraviglia)<br />
e di cure d'honor calde ed ardenti<br />
e d'honesti desir par che ne invoglie. }}
Il poeta [[Luigi Carrer]] ha inserito Irene da Spilimbergo tra le tra le sette donne che hanno dato gloria e onore a Venezia.<ref>{{cita testo |autore=Luigi Carrer |titolo=Anello di sette gemme, o Venezia e la sua storia: considerazioni e fantasie |data=1838 |editore=co' tipi del Gondoliere|città=Venezia|}}</ref>
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La figura di Irene di Spilimbergo ha incantato artisti ottocenteschiː pittori e poeti. [[Giovanni Prati]], davanti a un dipinto di [[Giovanni da Udine]], conservato nel castello di Spilimbergo, ha scritto questi versi:
{{q|del merlato Spilimbergo intorno<br />
udia sull'aura reverenti i nomi<br />
di Vecellio e di Irene, ambo immortali.}}
=== Un libretto d'opera ===
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