Palazzo Poli (Roma): differenze tra le versioni
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== Storia ==
[[File:Roma - Fontana di Trevi 001.JPG|thumb|upright=1.2|Palazzo Poli oggi]]
Il nucleo più antico, con fronte su piazza di Ceri, terminato nei primi anni del [[XVII secolo]], fu commissionato dal duca [[Cesi]] di Ceri, che nel [[1566]] aveva acquistato il Palazzo Del Monte ubicato in quell'area. L'incarico di costruire il nuovo edificio, inglobando anche proprietà vicine, fu dato all'architetto [[Martino Longhi]] e, alla sua morte, ad [[Ottaviano Mascherino]]. Dopo ulteriori ingrandimenti effettuati dalla famiglia [[Borromeo]], eredi della proprietà Ceri, il palazzo fu acquistato nel [[1678]] da [[Lucrezia Colonna]], poi sposa di Giuseppe Lotario Conti, duca di Poli, da cui il nome del palazzo. A lui, fratello del [[papa Innocenzo XIII]], si devono altri importanti ampliamenti e l'acquisto degli edifici adiacenti al suo palazzo con fronti sulla piazza di Trevi: il palazzetto già Schiavo dei Carpegna e la casa dell'Arte della Lana, già Vitelleschi. Il duca Stefano Conti, figlio di Giuseppe Lotario, compì i lavori di ristrutturazione delle nuove parti inglobate, estendendo il palazzo ai definitivi confini, fino alla piazza di Trevi, fra il [[1728]] ed il [[1730]], poco prima dell'inizio dei lavori per la nuova [[Fontana di Trevi|fontana del Salvi]] nel [[1732]]. Nel [[1808]], alla morte del duca Michelangelo Conti, senza figli, il palazzo passò al lontano cugino, duca Francesco Sforza Cesarini, il quale già nel [[1812]] lo vendette a [[Luigi Boncompagni Ludovisi]]. Dopo poco più di 70 anni, la proprietà fu venduta ai costruttori Belloni, Basevi e Vitali, che stravolsero la parte più antica dell'antico palazzo Ceri, già parzialmente distrutta per i lavori di via del Tritone. Nel [[1888]] il [[Comune di Roma]] espropriò la parte ancora integra del palazzo Poli per salvaguardare la fontana, e l'edificio fu destinato ad ospitare uffici. Nel [[1939]] fu ceduto a privati come pagamento per la costruzione, per conto del Governatorato, di nuovi uffici sulla via del Mare. Con l'acquisto dall'Istituto di S. Paolo di Torino nel [[1978]], lo storico palazzo è divenuto proprietà del [[demanio]] dello [[Italia|Stato italiano]].
== Interno ==
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