Crustumerium: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
ortografia
ValterVBot (discussione | contributi)
m Sostituzione template reference, replaced: {{references}} → <references/>
Riga 38:
 
== Storia ==
Nelle citazioni delle fonti antiche il nome presenta diverse varianti: [[Tito Livio]] la nomina sia come ''Crustumeria''<ref name="Cita|Tito Livio|II, 19">{{Cita|Tito Livio|II, 19.}}</ref>, sia come ''Crustumerium''<ref name="Liv., I,38">{{Cita|Tito Livio|I, 38.}}</ref>, mentre sono forme poetiche dovute a ragioni metriche le varianti citate da [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] (''Crustumeri''<ref>Verg., ''Aen.'' VII, 631</ref>) e da [[Silio Italico]] (''Crustumium''<ref>Sil. VIII,367</ref>). La città dette inoltre il nome alla fertile campagna circostante, detta ''ager Crustuminus'' anche dopo la sua scomparsa.
 
Secondo [[Dionigi di Alicarnasso]] fu fondata prima di Roma, dalla popolazione [[Latini|latina]] di [[Alba Longa]]<ref name="ReferenceA">{{Cita|Dionigi di Alicarnasso|II, 36.}}</ref>, Virgilio la nomina nell'[[Eneide]] tra le cinque città impegnate nella fabbricazione delle armi che le popolazioni dell'Italia centrale dovevano usare per combattere Enea<ref>Verg., ''Aen.'' VII, 629-631</ref> e Tito Livio la menziona nell'episodio del [[Ratto delle Sabine]]<ref>{{Cita|Tito Livio|I, 9 e 11.}}</ref>, ma questo non implica che fosse una città sabina.
 
Sia Tito Livio<ref name="Cita|Tito Livio|I, 11">{{Cita|Tito Livio|I, 11.}}</ref> sia [[Dionigi di Alicarnasso]]<ref>{{Cita|Dionigi di Alicarnasso|II, 36.}}<name="ReferenceA"/ref> ne riportano la conquista a [[Romolo]], e il successivo arrivo di coloni romani, in misura maggiore alle altre due città appena sconfitte ([[Antemnae]] e [[Caenina]]), per la maggiore fertilità dei campi<ref>{{ name="Cita|Tito Livio|I, 11.}}<"/ref>.
 
Successivamente la città che si era rivoltata a Roma, fece parte della Lega Latina, nelle scontro con Roma, durante il regno di [[Tarquinio Prisco]]. Crustumerium fu una delle molte città conquistate dal re, anche se diversamente da [[Apiolae]], rasa al suolo con i suoi sopravvissuti tratti come schiavi a Roma, la città fu risparmiata, perché alla vista dell'esercito romano, aprì le porte senza combattere oltre.<ref>{{Cita|Dionigi di Alicarnasso|III, 49, 4-6.}}</ref>
 
Nel [[499 a.C.]], consoli [[Gaio Veturio Gemino Cicurino]] e [[Tito Ebuzio Helva]], fu conquista dai romani<ref>{{ name="Cita|Tito Livio|II, 19.}}<"/ref>.
 
Nel [[494 a.C.]] la guarnigione romana di stanza in città, segnalò al Senato movimenti di [[Sabini]], che sembravano preludere ad un attacco a Roma<ref>[[Dionigi di Alicarnasso|Dionigi]], ''[[Antichità romane (Dionigi di Alicarnasso)|Antichità romane]]'', lib. VI, § 34.</ref>.
Riga 60:
L'abitato antico è stato individuato su basi archeologiche intorno al 1970<ref>{{Cita|Quilici|Crustumerium.}}</ref>, i primi saggi furono effettuati dalla Soprintendenza di Roma nel [[1982]]<ref>{{Cita|Francesco di Gennaro, 2|pp. 467-468.}}</ref>, mentre la [[necropoli]] è stata esplorata a partire dal 1987, in località [[Marcigliana (zona di Roma)|Marcigliana]], a nord di Roma, nei pressi di [[Settebagni]].
 
Gli scavi condotti nell'area hanno portato alla luce un monumentale tracciato viario che attraversava la città, resti di fortificazioni e, intorno all'insediamento, numerose tombe di grande interesse, con corredi risalenti fino alla prima [[età del ferro]] e comprendenti ceramiche di impasto, tra cui una produzione con raffigurazioni dipinte in bianco di notevole qualità<ref name="Cita|Francesco di Gennaro, 1">{{Cita|Francesco di Gennaro, 1}}.</ref>.
 
Gli studi, inoltre, hanno permesso di appurare che la città occupava, sia pure non densamente, un'area di non meno di 60 ettari<ref>{{ name="Cita|Francesco di Gennaro, 1}}.<"/ref><ref>{{Cita|Angelo Amoroso}}.</ref>.
 
== Note ==
{{<references}}/>
 
== Bibliografia ==