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Gli uomini che avevano aiutato i Valar vennero premiati con il dono di un'isola al centro del mare: [[Númenor]]. Questi uomini, chiamati [[Dúnedain]] o [[Númenor|Númenoreani]], per lungo tempo vissero in pace e prosperità, scambiando conoscenze con i vicini [[Elfi (Tolkien)|Elfi]] che risiedevano nel Reame Immortale, pur non avendo il diritto di sbarcare presso di loro (era il "Bando dei Valar").
 
TuttaviaDopo la guerra il male non era stato del tutto estirpato: [[Sauron]] era riuscito a scampare alla distruzione rifugiandosi nei luoghi profondi della terra. Attorno al 1500 della [[Seconda Era]], sotto le mentite spoglie del munifico e amabile Annatar (in [[quenya]] ''Signore dei doni'') aveva cercato di ingannare i superbi fabbri elfici [[Noldor]] del [[Beleriand]] insegnando loro l'arte della forgia dei ''Grandi Anelli'', gli [[Anelli del Potere]], potenti strumenti [[magia|magici]] in grado di influenzare i loro portatori.
[[Sauron]], . L'oscuro signore, in segreto, aveva creato un [[Unico Anello]] — proprio quello ritrovato millenni dopo da Bilbo — in grado di dominarli tutti quanti. I Noldor sfuggirono all'inganno scendendo in guerra contro il signore di [[Mordor]], ma non così nove re degli Uomini a cui il [[Maia (Tolkien)|maia]] decaduto dona successivamente gli anelli che ha riottenuto dagli elfi, e che diventeranno suoi schiavi, i nove [[Nazgûl (Tolkien)|Nazgûl]], coprotagonisti malvagi della trama del romanzo.
 
Tuttavia il male non era stato del tutto estirpato: [[Sauron]] era riuscito a scampare alla distruzione rifugiandosi nei luoghi profondi della terra. Attorno al 1500 della [[Seconda Era]], sotto le mentite spoglie del munifico e amabile Annatar (in [[quenya]] ''Signore dei doni'') aveva cercato di ingannare i superbi fabbri elfici [[Noldor]] del [[Beleriand]] insegnando loro l'arte della forgia dei ''Grandi Anelli'', gli [[Anelli del Potere]], potenti strumenti [[magia|magici]] in grado di influenzare i loro portatori.
 
[[Image:NumenorEN.jpg|200px|right|thumb|Una mappa dell'isola di [[Nùmenor]].]]
 
L'oscuro signore creò segretamente un [[Unico Anello|anello]] per dominarli tutti. Egli vi infuse in questo anello buona parte del suo potere, fino a farlo diventare un'entità dotata di volontà propria: tutti gli anelli, a poco a poco, caddero sotto il suo potere; ma [[Celebrimbor]], capo dei fabbri elfici, scoprì in tempo le intenzioni di Sauron, riuscendo a nascondere i tre anelli più potenti, [[Narya]], [[Vilya]] e [[Nenya]], che la mano di Sauron non aveva toccato, e che quindi non poteva controllare. I Noldor sfuggirono all'inganno scendendo in guerra contro il signore di [[Mordor]], ma non così nove re degli Uomini, ai quali il [[Maia (Tolkien)|maia]] decaduto aveva donato gli anelli riottenuti dagli elfi, che diventeranno suoi schiavi, i nove [[Nazgûl (Tolkien)|Nazgûl]], coprotagonisti malvagi del signore degli anelli.

Sauron, sconfitto, si ritirò presso la sua fortezza di [[Umbar]].
 
Oltre 1500 anni dopo, i Númenoreani, la cui vita ricca e felice andava accorciandosi sempre di più con l'acuirsi della paura della [[morte]], erano diventati avidi di ricchezza e di potere: non avevano più ormai da tempo contatti con gli [[Elfi (Tolkien)|Elfi]]. Tuttavia alcuni abitanti, detti i Fedeli, riuscirono segretamente a mantenere i contatti con loro. Ma l'ultimo sovrano númenoreano, [[Ar-Pharazôn|Ar-Pharazôn il Dorato]], organizzò un gigantesco esercito, portandolo a [[Umbar]] e sconfiggendo [[Sauron]], e commise però l'errore di lasciare in vita il [[Maia (Tolkien)|Maia]]: lo portò in catene a Númenor, e questi a poco a poco ingigantì nella mente di Ar-Pharazôn la paura della [[morte]], spingendolo ad invadere le coste di [[Valinor]]. Il sovrano infranse il Bando dei Valar, i quali per difendersi chiamarono [[Eru Ilúvatar]]; e la sua collera si scatenò sui [[Númenor|Númenoreani]], distruggendo il loro esercito e inabissando definitivamente l'isola nell'oceano. Alcuni dei Fedeli erano riusciti a salvarsi, sbarcando sulle coste della [[Terra di Mezzo]], dove fondarono i due regni Númenoreani in esilio: [[Arnor]] al nord e [[Gondor]] al sud.