(19) Uno dei primi destinatari del lavoro di Bailly, quando questi era ancora in fase di definizione, fu Voltaire stesso, che riconobbe la plausibilità delle sue tesi con una lettera incoraggiante (anche se leggermente sarcastica), che Bailly pubblicò assieme alla loro conseguente corrispondenza epistolare nella prefazione del libro del [[1777]], ''Lettres sur l'origine des sciences, et sur celle des Peuples de l'Asie'', destinato proprio a Voltaire.<ref name="Dan Edelstein" /><ref name="Dan2" /> In questo testo, Bailly cercò di confutare la convinzione di Voltaire sul fatto che i [[brahmani]] fossero il più antico popolo del mondo e che, come Voltaire sosteneva, c'era ancora un grande paese, vicino a [[Benares]], dove l'età dell'oro di Atlantide continuava ad esistere (Voltaire aveva sviluppato questa idea nella sua breve storia ''La princesse de Babylone'').
Anche se intanto Voltaire era morto prima che potesse rispondergli dopo la pubblicazione, Bailly comunque pubblicò un ulteriore libro per difendere la sua tesi, le ''Lettres sur l'Atlantide de Platon et sur l'histoire de l'ancienne Asie'' (1779).<ref name="Dan Edelstein" /><ref name="Dan2" />