Eleonora Duse: differenze tra le versioni

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Nel 1881 Eleonora Duse sposò [[Tebaldo Marchetti]] - in arte Checchi -, attore nella sua compagnia; l'unione, dalla quale nacque una bambina, Enrichetta, si rivelò presto infelice e terminò con una separazione definitiva. Nel 1884 la Duse si legò ad [[Arrigo Boito]], che adattò per lei ''[[Antonio e Cleopatra (Shakespeare)|Antonio e Cleopatra]]''. La relazione con Boito restò sempre segreta e durò, fra alti e bassi, per diversi anni. In questo periodo, l'attrice frequentò gli ambienti della [[Scapigliatura]], ed il suo repertorio si arricchì anche dei drammi di [[Giuseppe Giacosa]], amico di Boito.
Negli [[anni 1890]], Eleonora Duse portò sulle scene italiane i drammi di [[Henrik Ibsen]] (''[[Casa di bambola]]'', ''[[La donna del mare (Ibsen)|La donna del mare]]''). Nel 1909 Eleonora Duse abbandonò il teatro.
Qualche anno dopo, nel [[1916]], interpretò il suo unico film, ''[[Cenere (film)|Cenere]]'', tratto dall'omonimo romanzo di Grazia Deledda. Pochi mesi prima di morire compì l'ultimo soggiorno a [[Viareggio]], presso la villa dell'armatore Riccardo Garré, nell'agosto 1923; morì nel corso dell'ultima ''[[tournée]]'' americanastatunitense, a [[Pittsburgh]], il 21 aprile 1924.
 
Come da lei richiesto, la sua sepoltura si trova nel cimitero di Sant'Anna ad [[Asolo]], cittadina ove aveva una casa nella quale dimorava spesso. Lasciò scritto di volere essere seppellita rivolta verso il [[Monte Grappa]], per amore dell'Italia e dei soldati che aveva assistito durante la [[Prima Guerra Mondiale]]<ref>{{cita web|url=https://it.zenit.org/articles/un-aspetto-enigmatico-nella-vita-di-d-annunzio-seconda-parte/|autore=Renzo Allegri|titolo=Un aspetto enigmatico nella vita di D’Annunzio|sito=Zenit. Il mondo visto da Roma|data=3 marzo 2013|accesso=22 agosto 2016}}</ref><ref>{{cita web|url=http://notiziebucate.blogspot.it/2014/04/eleonora-duse-90-anni-dalla-morte.html|autore=Marzia Pomponio|titolo=Eleonora Duse a 90 anni dalla morte|sito=Notizie bucate. Le notizie che gli altri non hanno. Personaggi, fatti, libri, eventi e opinioni|data=21 aprile 2014|accesso=22 agosto 2016}}</ref>. Il [[Museo civico di Asolo]] conserva ed espone ritratti e lettere autografe dell’attrice, oggetti, libri e arredi personali, oggetti, abiti e calzature di scena, che nel [[1933]] la figlia Enrichetta Angelica Marchetti Bullogh donò allo Stato italiano, vincolandoli a quella cittadina<ref>{{cita web|url=http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_asset.html_682372555.html|titolo=Il Fondo Eleonora Duse di Asolo. Moda, fotografia, vita e teatro nella raccolta dell'attrice|sito=Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Eventi|data=8 marzo 2012|accesso=22 agosto 2016}}</ref>. Molte altre lettere scritte e ricevute, libri, copioni - alcuni autografi dell’attrice o dell’autore del testo -, abiti, mobilio e molti oggetti personali furono donati nel [[1968]] dalla nipote ed ultima erede Eleonora Ilaria Bullough, religiosa [[Domenicane|domenicana]] inglese con il nome di sister Mary of St. Mark, alla [[Fondazione Giorgio Cini]] di Venezia, presso la quale costituiscono l'''Archivio Duse'' e lo spazio espositivo ''Stanza di Eleonora Duse'', la collezione più ampia e completa di documenti sulla vita e sull’arte dell'attrice<ref>{{cita web|url=http://www.cini.it/collezioni/i-fondi-et/teatro/eleonora-duse|titolo=L'Archivio Duse|sito=Fondazione Giorgio Cini|accesso=22 agosto 2016}}</ref>.