Benedetto Bordiga: differenze tra le versioni
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Nato nel [[1766]] in [[Valsesia]], nel comune di [[Varallo]], si trasferisce a [[Milano]] dove ben presto diventa allievo di [[Giuseppe Longhi (artista)|Giuseppe Longhi]] presso la scuola di incisione dell'[[Accademia di belle arti di Brera]]<ref name=":0">{{DBI|nome=Benedetto Bordiga|nomeurl=benedetto-bordiga|autore=Luciano Caramel|accesso=28 marzo 2017}}</ref><ref name=":4">{{Cita libro|autore=Luigi Castiglioni|titolo=Storia delle piante forestiere le più importanti nell'uso medico od economico|anno=2008|editore=Jaca Book spa|città=Milano|p=29,30|pp=603|ISBN=}}</ref>.
A partire dal gennaio [[1791]], Benedetto Bordiga inizia la pubblicazione di una serie di tavole a illustrazione dell'opera di botanica ''Storia delle piante forestiere le più importanti nell'uso medico od economico,'' della quale si occuperà anche negli anni successivi, collaborando con il fratello minore [[Gaudenzio Bordiga|Gaudenzio]] dal [[1793]] al [[1794]]<ref name=":0" />.
Proprio grazie a questo lavoro del [[1791]], Benedetto Bordiga si mette in luce e viene pertanto chiamato a lavorare per la carta topografica del Milanese e del Mantovano e la carta degli astronomi di Brera<ref name=":4" />.
In seguito, con il trasferimento a [[Milano]] del suo fratello minore [[Gaudenzio Bordiga|Gaudenzio]], inizia una proficua collaborazione nella incisione di una serie di [[Carta geografica|carte geografiche]] e [[Topografia|topografiche]] e nella redazione di alcuni saggi<ref name=":0" /><ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/gaudenzio-bordiga_(Dizionario-Biografico)/|titolo=Bordiga, Gaudenzio}}</ref><ref name=":2">{{Cita web|url=https://www.vialibri.net/item_pg_i/1134395-1813-bordiga-gaudenzio-isle-corse-corsica.htm|titolo=Bordiga Gaudenzio}}</ref>. In questi anni, riconosciuta la loro l'abilità e precisione, vengono ammessi entrambi nell'ufficio topografico militare di [[Milano]], dove eseguono importanti commissioni per il governo, tra cui le carte della [[Lombardia]] e delle sue città (es. Mantova)<ref name=":3">{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/stampe/autori/29051/|titolo=Bordiga, Benedetto}}</ref>, dell'[[Italia]] e dell'[[Europa]]<ref name=":0" /><ref name=":1" /><ref name=":2" />.
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Tra queste carte, vale la pena ricordare la ''Carte générale du théâtre de la guerre en Italie di Bacler-Dalbeche'', commissionata nel [[1797]] ai due fratelli Bordiga direttamente dallo Stato Maggiore dell'Armata francese di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]]<ref name=":0" /><ref name=":1" /><ref name=":2" />. Tale carta, celebrativa della [[Campagna d'Italia (1796-1797)|prima campagna d'Italia]], è stata da loro incisa in cinquantaquattro fogli sotto la direzione di Giuseppe Pinchetti<ref name=":0" /><ref name=":1" /><ref name=":2" />.
Interessante anche la pubblicazione - a due mani - dei seguenti volumi: ''Storia delle piante forastiere le più importanti nell'uso medico, od economico'', [[1793]] e [[1794]] (di cui seguirono le illustrazioni); ''Elementi di figura, [[1807]]'', contenente 17 [[Incisione|incisioni]] riproducenti alcuni particolari di [[Scultura|sculture]] classiche e due tavole anatomiche<ref name=":0" /><ref name=":1" /><ref name=":2" />.
Nel corso degli anni, Benedetto diventa professore presso l'Istituto topografico militare<ref>{{Cita libro|autore=|titolo=L'interprete milanese ossia GUIDA per l'anno 1823|anno=1823|editore=|città=Milano|p=149|pp=|ISBN=}}</ref>.
Da solo incide diverse tavole, tuttora sparse in collezioni pubbliche e private, trascrivendo in rame dipinti di altri artisti o creando lavori originali<ref name=":0" />. A partire dai primi anni dell'ottocento, si interessò del genere del [[ritratto]]. Tra le sue opere più note i ritratti: di [[Luigi Valentino Brugnatelli]], [[1806]]; del [[Gaudenzio Ferrari]], inciso per il frontespizio del libro del [[Gaudenzio Bordiga|fratello]] ''Notizie intorno alle opere di Gaudenzio Ferrari'', [[1821]]; del Conte [[Heinrich Johann Bellegarde]]<ref name=":0" /><ref name=":3" />.
Muore a [[Varallo]], il [[16 giugno]] [[1847]], dieci anni dopo la scomparsa del suo fratello minore [[Gaudenzio Bordiga|Gaudenzio]]<ref name=":0" /><ref name=":1" />.
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