Balkh: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
ZimbuBot (discussione | contributi)
m WPCleaner v1.41 - Disambigua corretto un collegamento - Ariani
ValterVBot (discussione | contributi)
m sostituisco template References, replaced: {{References|2}} → <references/>
Riga 53:
[[File:BactriaMap.jpg|thumb|left|upright=1.4|Mappa indicante Balkh (qui chiamato ''Bactres''), capitale della [[Battria]]]]
 
Dato che gli indoiranici costruirono il loro primo regno a Balkh (Battria, Daxia, Bukhdi) alcuni studiosi credono che fu da questa zona che varie ondate di indoiranici si sparsero in [[Iran]] e [[Sistan e Baluchistan|Sistan]], dove si trasformarono in [[Persiani]], [[Pashtun]] e [[Baluchi]]. Coloro che rimasero in Battria divennero gli attuali [[Tagiki]], stanziati nell'odierna Balkh e nei suoi dintorni. Il periodo compreso tra il 2500 a.C. ed il 1900 a.C. fu il più importante nella storia di Balkh, e fu in questo relativamente breve lasso di tempo che fu fondato un regno la cui popolazione iniziò a spargersi, e che il regno guadagnò importanza negli imperi [[Medi|medo]] e [[impero persiano|persiano]] nel [[700 a.C.]], circa 1000 anni dopo. I cambiamenti climatici portarono alla [[desertificazione]] già in tempi lontani, quando la regione era molto fertile. La lunga storia cittadina e la sua antica importanza sono testimoniate dalla popolazione locale, che ne parla come della "Madre delle città" e luogo di morte di Zoroastro.<ref>[http://tenets.zoroastrianism.com/padshah33.html Padshahs & Pehelvans: by Rohinton G.N. Panthaky]</ref> La sua fondazione viene leggendariamente associata a [[Keyumars]], primo re del mondo in una leggenda persiana; ed è certo che, in tempi molto lontani, era una rivale di [[Ecbàtana]], [[Ninive]] e [[Babilonia]]. Esiste un'antica leggenda secondo la quale in questo posto sarebbe sepolto l'antico santuario di [[Anahita]], talmente ricco da richiamare l'attenzione dei cercatori di tesori.
 
Per molto tempo la città fu la sede centrale dello Zoroastrismo, il cui fondatore, Zoroastro, morì all'interno delle sue mura secondo il poeta persiano [[Ferdowsi]]. Le fonti armene affermano che il [[parti]]ano Arsac si insediò qui.
Riga 59:
=== Buddhismo ===
 
Secondo le ''Memorie'' di [[Xuanzang]] esistevano circa un centinaio di monasteri buddhisti in città o nelle sue vicinanze quando la visitò, nel [[VII secolo]]. Vi erano 3000 monaci ed un grande numero di [[stupa]] ed altri monumenti religiosi. Lo stupa più impressionante era il [[Navbahar]] (in [[Lingua sanscrita|sanscrito]] "nuovo monastero") che possedeva una statua molto costosa del [[Gautama Buddha|Buddha]]. Il tempio era guidato da [[Kashmiri]] chiamati Pramukh (che, a causa della forma arabizzata del nome, ''Barmak'', divennero noti come [[Barmecidi]]). Poco prima della conquista araba il monastero divenne un [[Tempio del fuoco|tempio del fuoco Zoroastriano]]. Una notizia curiosa su questo edificio è stata trovata negli scritti del geografo arabo [[Ibn Hawqal]], un viaggiatore arabo del X secolo, il quale descrisse Balkh come costruita con argilla, con mura e sei porte, e grande circa metà [[parasanga]]. Cita anche un castello ed una moschea.
 
{{citazione|Sappiamo inoltre che molti centri religiosi buddhisti fiorirono in Khorasan, e che il più importante era il Nawbahar (Nuovo Tempio) nei pressi della città di Balkh, che evidentemente serviva come meta di pellegrinaggio per i capi politici che giungevano da lontano per rendergli omaggio|''Reinterpreting Islamic historiography: Hārūn al-Rashīd and the narrative of the ʻAbbāsid caliphate''<ref>''Reinterpreting Islamic historiography: Hārūn al-Rashīd and the narrative of the ʻAbbāsid caliphate'', Tayeb El-Hibri Edition Cambridge University Press, 1999, p. 8, ISBN 0-521-65023-2, 9780521650236</ref>| Furthermore we know that a number of Buddhist religious centres had flourished in Khorasan the most important was the Nawbahar (New Temple) near the town of Balkh , which evidently served as a pilgrimage centre for political leaders who came from far and wide to pay homage to it|lingua=en}}
 
{{citazione|Numerosi testi medici, farmacologici e tossicologici in sanscrito furono tradotti in arabo per volere di Khālid, visir di [[al-Mansur]]. Khālid era il figlio del sacerdote capo di un monastero buddhista. Alcuni della famiglia vennero uccisi dagli arabi quando questi conquistarono Balkh; altri tra cui Khālid sopravvissero convertendosi all'Islam. Divennero noti come i [[Barmecidi]] di [[Baghdad]]|''India, the ancient past: a history of the Indian sub-continent from c. 7000 BC to AD 1200''<ref>''India, the ancient past: a history of the Indian sub-continent from c. 7000 BC to AD 1200'', Burjor Avari Edition, Taylor & Francis, 2007, ISBN 0-415-35616-4, ISBN 978-0-415-35616-9, p. 220</ref>|A large number of Sanskrit medical, pharmacological toxicological texts were translated into Arabic under the patronage of Khalid, the vizier of AL-Mansur. Khalid was the son of a chief priest of a Buddhist monastery. Some of the family were killed when the Arabs captured Balkh ; others including Khalid survived by converting to Islam. They were to be known as the Barmikis of Baghdad|lingua=en}}
 
Al tempo della conquista islamica della [[impero persiano|Persia]] nel VII secolo, comunque, Balkh si era dimostrata un avamposto dalla resistenza ed un luogo sicuro per l'imperatore persiano [[Yazdgard III]], il quale si rifugiò qui fuggendo dall'esercito di Umar. In seguito, nel IX secolo, durante il regno di [[Ya'qub ibn al-Layth al-Saffar]], l'Islam divenne particolarmente radicato nella popolazione locale.
Riga 77:
=== Balkh nel [[1911]] ===
 
Nel [[1911]] Balkh era un insediamento composto da circa 500 case di coloni afgani, da una colonia di [[ebrei]] e da un piccolo [[bazar]] situati in mezzo ad ettari di detriti e macerie. Entrando dalla porta occidentale (''Akcha''), si passava sotto a tre archi in cui si potevano riconoscere i resti dall'antica Moschea del Venerdì (''Jamaʿ Masjid''). Le mura esterne, quasi tutte in rovina, avevano un perimetro stimato di 10 o 11 &nbsp;km. A sud-est vi erano i resti di mura che dimostravano la presenza dei [[Mongoli]].
 
Fortezza e [[Cittadella (fortezza)|cittadella]] a nord-est erano costruiti su un'altura, cintati da mura e da un fossato. Di loro è rimasto molto poco, tra cui alcuni pilastri. La Moschea Verde (''Masjid Sabz'') prende il nome dalla grande cupola che la sovrasta, e si dice che sia stata la tomba del ''[[khwaja]]'' [[Abu-Nasr Parsa]]. Di lei resta solo l'entrata della vecchia ''[[madrasa]]''.
Riga 100:
Nel [[2003]] sono iniziati gli scavi per identificare gli strati risalenti al periodo degli [[Achemenidi]] e dei [[Greci]]. Resti delle capitali ellenistiche sono stati trovati, identificati come resti della città [[Dinastia seleucide|seleucide]] e [[Regno greco-battriano|greco-battriana]] di Battra.
 
Le prime costruzioni [[Buddhismo|buddhiste]] si sono dimostrate più resistenti di quelle del periodo islamico. Il [[Top-Rustam]] ha 46 metri di diametro alla base e 27 in cima, è circolare ed ha un'altezza di 15 metri. Le quattro volte circolari sono scavate all'interno, ed i quattro passaggi sono stati bucati dall'esterno. La base dell'edificio è costruita con mattoni essiccati di circa 60 &nbsp;cm e spessi 10-13 10–13&nbsp;cm. Il [[Takht-e Rustam]] ha una forma a cuneo. È stato apparentemente costruito in fango ''[[pisé]]'' (fango mescolato con paglia e malta). È possibile in queste rovine riconoscere il ''[[Nava Vihara]]'' descritto dal viaggiatore cinese [[Xuánzàng]]. Esistono nelle vicinanze i resti di altri [[stupa]].
 
I mucchi di rovine sulla strada per Mazar-i Sharif rappresentano probabilmente il luogo di una città vecchia quanto quella dove oggi sorge Balkh. Un famoso personaggio della provincia di Balkh fu il [[sultano]] Muhmmad Khan della tribù Mamozai, la persona più ricca del tempo. Si dice che possedesse centinaia di migliaia di acri di terra. Gli abitanti locali lo consideravano il Khan di Balkh.
Riga 117:
 
== Note ==
<references/>
{{References|2}}
 
== Voci correlate ==