Orson Welles: differenze tra le versioni

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=== Il rientro in Europa ===
[[File:I tartari - Orson Welles.jpg|thumb|Orson Welles nel film ''[[I tartari]]'']]
Dopo il breve intermezzo hollywoodiano, i perenni vagabondaggi professionali riportarono Welles in Europa per tentare di realizzare nuovi progetti, come al solito ricorrendo ai compensi percepiti per i suoi ruoli di attore. Consapevole di non disporre di sufficienti risorse economiche, Welles fece inoltre ricorso ai suoi fondi personali oppure si trovò costretto a rivolgersi ad atipici finanziatori di scarsa affidabilità<ref>{{Cita|Naremore, 1993|p. 10}}</ref>. All'inizio degli [[anni 1960|anni sessanta]] comparve in alcune grossolane produzioni in costume, come ''[[David e Golia]]'' ([[1960]]), ''[[I tartari]]'' ([[1961]]) e ''[[Le meravigliose avventure di Marco Polo (Lo scacchiere di Dio)]]'' ([[1964]]), dove il suo sforzo interpretativo era ridotto al minimo<ref>{{Cita|McBride, 1979|p. 98}}.</ref>. Tuttavia ebbe modo di dirigere e interpretare un'opera di spicco come ''[[Il processo (film 1962)|Il processo]]'' ([[1962]]), trasposizione cinematografica dell'[[Il processo (romanzo)|omonimo romanzo]] di [[Franz Kafka]], film del quale ottenne finalmente la possibilità di curare personalmente il montaggio finale senza interferenze<ref name="Welles-Bogdanovich p. 251"/>, e che risultò assai notevole sotto l'aspetto visivo, con gran parte delle sequenze girate nei locali abbandonati della [[Gare d'Orsay]] di [[Parigi]]<ref>{{Cita libro|titolo=Il cinema, grande storia illustrata|editore=De Agostini|volume=5|pagina=254|anno=1981}}</ref>, e in [[Jugoslavia]] in edifici dell'[[era sovietica]]<ref>''Welles'', a cura di Paul Duncan, testi di F.X. Feeney, Taschen, 2006, p. 133</ref>. Partecipò inoltre all'episodio ''La Ricotta,'' diretto da [[Pier Paolo Pasolini]], nel film [[Ro.Go.Pa.G.]] del 1963.