Altamura: differenze tra le versioni
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Nel [[1648]] l'insurrezione di [[Masaniello]] a [[Napoli]] coinvolse molte altre città del regno in un moto contro la feudalità; tra queste Altamura, che si era opposta con decisione ai tentativi di riconquista da parte di [[Giangirolamo II Acquaviva d'Aragona]], il potente conte di [[Conversano]]. In quell'occasione, Altamura aderì alla [[Repubblica Napoletana (1647)|Repubblica Napoletana]] e per un breve periodo si autogovernò. Nel [[1748]] [[Carlo III di Spagna|Carlo VII di Napoli]] vi fondò una università<ref>[http://www.brera.unimi.it/sisfa/atti/2003/349-361RaucciBari.pdf "La diffusione delle scienze nell'Università degli Studi di Altamura" di Barbara Rauci] [[Università degli Studi di Milano|brera.unimi.it]], Società Nazionale di Scienze Lettere e Arti di [[Napoli]] e [[Istituto nazionale di astrofisica|INAF]] - [[Osservatorio astronomico di Capodimonte]]</ref>: un difficile percorso di affermazione, tra le prime in assoluto in tutta l'[[Italia Meridionale]].
[[File:Altamura illustration 1770.jpg|thumb|Vista da via Bari della città di Altamura nel 1770 circa (sono visibili porta Bari e il castello
Alla fine del XVIII secolo, e per quasi tutti gli anni novanta, l'antica nobiltà di Altamura era ancora molto potente, sia come censo che per la notevole influenza che aveva alla corte di [[Napoli]]; illuminante è l'episodio dell'aprile del 1797. I rappresentanti dei nobili altamurani, con le loro sollecitazioni riuscirono a modificare il programma del Re, allora in visita a Gravina, quasi costringendolo ad una imprevista permanenza a Altamura. La città fu per l'occasione non solo riccamente addobbata, ma sistemata anche nell'accesso e rifacendo larghi tratti di strada.<ref>Cfr. Chierico, ''Ferdinando IV e Carolina in Altamura il 1797'' in "Rassegna Pugliese" (1900). pp. 90 ss.</ref>
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