Ancilia: differenze tra le versioni
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[[File:Ancile%2C_Nordisk_familjebok.png|thumb|Ancile]]
Autori differenti danno diverse etimologie. Per alcuni deriva dal [[lingua greca|greco]]
Questi scudi erano di bronzo ma solo uno era l'originale inviato da [[Marte (divinità)|Marte Gradivo]] a re [[Numa Pompilio]] come pegno dell'eterna invincibilità di Roma. La tradizione narra che durante una pestilenza uno scudo bilobato scese dal cielo e l'epidemia subito cessò.
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Numa affidò gli scudi a dodici giovani patrizi detti [[Salii]] che li custodirono nella [[Regia (Roma)|Regia]].
Alle idi di marzo i Salii portavano gli ancilia in processione per le vie di Roma, percuotendoli con le loro aste e cantando inni a [[Marte (divinità)|Marte]] danzando in ritmo a tre tempi, alla fine del mese venivano solennemente riposti, ed era vietato intraprendere operazioni militari prima di quella data.<ref>Tito Livio, ''Ad urbe condita'', I, 20.</ref> [[Otone]], che partì in guerra senza attendere la deposizione degli ancilia, perse la [[anno dei quattro imperatori|guerra]].<ref>Svetonio, ''Otho'', 8.</ref><ref>Tacito, ''Historiae'', I, 90.</ref>
Il termine ''ancile'' è anche utilizzato, in [[araldica]], per indicare lo [[scudo ovale]].
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
* {{Cita libro |autore = Anna Ferrari
== Voci correlate ==
* [[Stemma di Roma]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|wikt=ancile|etichetta=ancile}}
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