Pogliano Milanese: differenze tra le versioni

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'''Pogliano Milanese''' è un comune di 7.828 abitanti della [[provincia di Milano]]. Comune dell’ex circondario di Gallarate, mandamento di Rho, fino al 1926 era detto soltanto Pogliano, l’attributo Milanese venne aggiunto per distinguerlo da altre comunità omonime in provincia di Como e di Torino. Il comune si trova nel comparto 1 del comprensorio milanese al confine con il comprensorio Ticino-Olona. Il territorio si estende con andamento pianeggiante lungo un asse longitudinale in direzione nord-est e sud-ovest, ed è attraversato in zona centrale dal fiume [[Olona]]. Per la sua collocazione geografica (km 20 da Milano e km 15 da Legnano), Pogliano si trova in un’area di forte concentrazione urbana, praticamente in una zona baricentrica rispetto a due grossi bacini industriali: Milano e Legnano.
== La Storia ==
Antichissime sono le origini di Pogliano. Il suo nome è di origine latina, deriva da '''“Publi Agmina”''', cioè accampamenti di Publio, che sta ad indicare che qui risedettero anticamente tali accampamenti e che si svolsero guerriglie contro i [[Cimbri]] ed i [[Teutoni]] che erano scesi in questa zona per saccheggiare, ma furono sconfitti dall’esercito Romano. Del fatto sono rimasti resti archeologici di valore nella zona dove ora sorge il cimitero. Vari sono i cronisti che parlano della storia di Pogliano, L’Amati nel suo dizionario geografico, la descrive come l’antica POLLIAMIN, terra lombarda a nord-ovest di Milano, situata in una piccola e prospera pianura bagnata dal fiume Olona, che nasce dai monti del varesotto, bagna i territori di Legnano, Nerviano e Rho e sbocca a Milano a Bocca Ticinese. Ancora secondo l’Amati, Pogliano fu paese agricolo: già ai suoi tempi, precisa, prosperavano cereali di ogni genere, i prati erano tenuti bene, era ricchissima la coltivazione del gelso e quindi sviluppato l’allevamento del baco da seta. Il terreno argilloso e piuttosto arido era reso fertile da un intelligente sistema di irrigazione.
== Personaggi Celebri ==
'''Anselmo Ronchetti''' - (calzolaio di [[Napoleone Bonaparte]]). Nacquea Pogliano il 5 ottobre 1773 da modesti genitori di Busto Arsizio. Rimasto orfano di padre in tenera età, dovette abbandonare gli studi per il lavoro e si recò a Milano, dove trovò occupazione come garzone presso un ciabattino che aveva la bottega al Carrobio, dedicando però tutto il tempo libero alla lettura dei celebri brani dei poeti del tempo. Dopo pochi anni e sacrifici, riuscì a mettere insieme un gruzzoletto per aprire una propria bottega alle cinque vie, acquistando subito molta simpatia e molta clientela per il suo carattere gentile. Aiutato finanziariamente da amici, si trasferì al Durino e successivamente alla Cerva. Ormai il Ronchetti era diventato il calzolaio più famoso di Milano che aveva saputo fare del suo mestiere un’arte, infatti creava stivaloni alla dragona ma anche scarpette dorate per le damine e per le ballerine del teatro della scala. Il 1796 fu un anno importante per Anselmo Ronchetti: quando Napoleone, scacciando gli Austriaci, venne a Milano per la prima volta, corse anch’egli a vederlo tra la folla acclamante e in un attimo, con occhio esperto, gli misurò la forma del piede. Dopo pochi giorni presentò al generale un paio di scarponi che erano di una perfezione sorprendente. Compiaciuto e meravigliato, Napoleone ricolmò il calzolaio d’elogi e di compensi. Da allora il Ronchetti diventò il calzolaio preferito di principi e sovrani, era davvero bravissimo. A Pogliano è ricordato grazie ad una via e una Scuola Media Statale dedicate al poeta–calzolaio. Un discendente di Anselmo Ronchetti fu Scipione Ronchetti che fu guarda sigilli del Regno d’Italia, deputato al parlamento e uno dei principi del foro lombardo.