Robert Michels: differenze tra le versioni

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In realtà nel parlamento non esiste una vera competizione tra partiti, poiché i vari dirigenti hanno interesse a perpetuare la situazione in essere.
L'analisi di Michels per molti aspetti riproduce gli studi precedenti, svolti da [[Moisei Ostrogorski]], sulla degenerazione oligarchica dei partiti. Ma mentre Ostrogorski, a partire da questo comune scetticismo sul carattere democratico dei partiti, esamina e propone nuove più efficaci forme di democrazia per eliminare questa tendenza, Michels al contrario aderisce all'[[elitismo]].
{{Approfondimento
|allineamento = destra
|larghezza = 300px
|titolo = LaScientificità leggedella [[Legge ferrea dell'oligarchia]]
|contenuto = Una frase sintetizza con efficacia il pensiero di Michels: “sulla base democratica si innalza, nascondendola, la struttura oligarchica dell'edificio”. SeguonoLa altrenatura teorizzazionivalutativa delladell'affermazione medesimaderiva legge:dalla descrizione degli effetti dell'organizzazione sulle strutture politiche cui partecipano le masse.
 
“Chi dice organizzazione dice tendenza all'oligarchia”;: con questa frase si descrive il fatto che l'organizzazione e la seguente degenerazione oligarchica causano veri e propri mutamenti genetici nei partiti socialdemocratici: le masse non possono più interferire con le decisioni, i capi non sono più gli organi esecutivi della volontà della massa ma si emancipano completamente dalla massa stessa.
Tanto più grande diventerà il partito, tanto di più si riempiranno le sue casse e la tendenza oligarchica si farà strada con maggior vigore; la base non potrà più controllare in alcun modo i vertici del partito.
Il regime democratico non è molto confacente ai bisogni tattici dei partiti politici: il partito politico, così come si deve organizzare per competere con gli altri partiti, è qualcosa di distante dalla comune idea di democrazia.
Il principio della democrazia è ideale e legale (perché comunque si va a votare) ma non è reale in quanto, in realtà, la base non può scegliere nulla.
Votando non diventiamo compartecipi del potere: “la scienza ha il dovere di strappare questa benda dagli occhi delle masse”. Anche Michels, perciò, ha un approccio scientifico e non ideologico.
“La formazione di regimi oligarchici nel seno dei sistemi democratici moderni è organica”.
“L'organizzazione è la madre della signoria degli eletti sugli elettori”<ref>Michels, “L'oligarchia organica costituzionale”, cit.</ref>.
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Michels discute di questi argomenti con [[Max Weber]]: per lui c'è bisogno di una novità in politica e la può portare solo l'”eroe carismatico”, dal momento che al parlamento viene attribuita una valenza negativa.
C'è bisogno di un'idea nuova e carismatica: il fascismo; verrà, così, meno la mediazione dei partiti tra leader e popolo e si instaurerà tra di essi un rapporto diretto.
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* Non è vero che ad una rivoluzione seguirà un regime democratico,
* I socialisti democratici vengono definiti “fanatici partigiani dell'organizzazione”.
 
{{Approfondimento
|allineamento = destra
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|titolo = La legge ferrea dell'oligarchia
|contenuto = Una frase sintetizza con efficacia il pensiero di Michels: “sulla base democratica si innalza, nascondendola, la struttura oligarchica dell'edificio”. Seguono altre teorizzazioni della medesima legge:
“Chi dice organizzazione dice tendenza all'oligarchia”; l'organizzazione e la seguente degenerazione oligarchica causano veri e propri mutamenti genetici nei partiti socialdemocratici: le masse non possono più interferire con le decisioni, i capi non sono più gli organi esecutivi della volontà della massa ma si emancipano completamente dalla massa stessa.
Tanto più grande diventerà il partito, tanto di più si riempiranno le sue casse e la tendenza oligarchica si farà strada con maggior vigore; la base non potrà più controllare in alcun modo i vertici del partito.
Il regime democratico non è molto confacente ai bisogni tattici dei partiti politici: il partito politico, così come si deve organizzare per competere con gli altri partiti, è qualcosa di distante dalla comune idea di democrazia.
Il principio della democrazia è ideale e legale (perché comunque si va a votare) ma non è reale in quanto, in realtà, la base non può scegliere nulla.
Votando non diventiamo compartecipi del potere: “la scienza ha il dovere di strappare questa benda dagli occhi delle masse”. Anche Michels, perciò, ha un approccio scientifico e non ideologico.
“La formazione di regimi oligarchici nel seno dei sistemi democratici moderni è organica”.
“L'organizzazione è la madre della signoria degli eletti sugli elettori”.
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==Critiche==